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L'intervista

Vito Intini (Onav): “La degustazione del vino deve uscire dai criteri della casta”

11 Gennaio 2021

di Michele Pizzillo

Con il progetto #vinodentro, Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) propone il primo corso di conoscenza enologica esclusivamente in modalità online.

Il format permette di imparare senza vincoli di orari e spostamenti, seguendo il corso comodamente a casa o dove si preferisce e quando lo si desidera. Perché  “#vinodentro nasce per contribuire alla crescita culturale del consumatore, ancora mediamente bassa nonostante l’Italia sia il primo paese produttore al mondo. La nostra Organizzazione, la prima ad essere costituita in Italia – il 28 ottobre 1951, per iniziativa della Camera di commercio di Asti, dove ha tutt’ora sede – ed ancora oggi statutariamente senza scopo di lucro, crede che, incrementando la conoscenza si possa dare nuovo impulso a tutto il settore”, dice Vito Intini, il primo presidente non piemontese dell’Organizzazione.
Allora, il desiderio di conoscere meglio il vino è sempre vivo nei consumatori o, adesso, ci sono delle difficoltà? chiediamo al presidente Intini. Che, risponde: “Il percorso di avvicinamento al prodotto vino è sempre di grande attualità nei consumatori ed ancora più significativamente tra i giovani e tra la popolazione femminile. Il trend, che era negli ultimi anni in crescita costante a due cifre, si è naturalmente raffreddato con questa pandemia. La formazione didattica sul vino ha sempre avuto tra i suoi punti di maggior rilievo la socializzazione degli allievi e la condivisione del piacere edonistico dell’assaggio. Con la pandemia, il distanziamento sociale e la diminuzione generale della spesa pro capite del 2020 si è invertito un trend che pareva consolidato. Siamo però piuttosto ottimisti sul ritorno alla tendenza pre Covid-19. Riceviamo lo stesso numero di richieste di informazioni degli anni precedenti ma che incontra con un’offerta troppo condizionata ed incerta”.

Allora, nel futuro si ricorrerà sempre di più nelle degustazioni a distanza? La risosta di Intini: “Direi che questa esperienza ci ha lasciato qualche evidenza positiva. Le organizzazioni che si occupano di didattica e formazione hanno dovuto reiventarsi. Il webinar è diventato la normale serata di formazione, le degustazioni sono diventate non frontali, svolte da casa, e la tecnologia si è evoluta in modo repentino. Onav per esempio ha sviluppato per prima in Italia una formula di corso chiamato #Vinodentro dedicato a tutti gli appassionati intenzionati a diventare Wine Conoisseur seguendo un approfondito corso di 21 lezioni su di una piattaforma che permetta, a chi frequenta, massima libertà di orari e di data per 16 incontri. Il corsista riceve al proprio domicilio la valigetta con i bicchieri, il testo, un cavatappi, 16 campioni di vino monovitigno, 4 campioni dei principali difetti ed un piccolo formato di metodo classico. Questi vini sono imbottigliati sotto azoto ed incapsulati in modo da preservarli da evoluzioni non desiderate. L’alunno degusta poi via web a date prestabilite i campioni con un tutor che segue un limitato numero di iscritti e che parteciperà alla risoluzione di dubbi o domande nel proseguimento del corso, che mantiene il rigore tecnico di tutti i corsi Onav, resterà anche in futuro per soddisfare tutto quel mercato potenziale che solleva problematiche di localizzazione e di difficoltà di frequentazione”.

Delle 21 lezioni previsti da #vinodentro, 15 sono teoriche e asincrone, quindi disponibili in modalità e-learning quando si desidera, una in modalità mista e cinque invece sono in diretta e prevedono l’assaggio di vini, guidati da un docente tutor personale. Con due lezioni integrative in presenza ed un esame finale, i partecipanti potranno acquisire anche il titolo di Assaggiatore Onav. Il corso vedrà alternarsi undici docenti selezionati tra i più importanti nomi della ricerca e della formazione: professori universitari, consulenti enologi e viticoli, esperti e maestri assaggiatori. Per rendere più accessibile il corso sono stati rinnovati linguaggio e modalità di insegnamento, rendendoli più contemporanei e adatti anche ai giovani, che sono e saranno i consumatori di domani. E, così, chiediamo, oltre ai sentori di erbe e di fiori piuttosto rari e di frutta non molto diffusa nel nostro Paese, le descrizioni dei degustatori professionali sono spesso di difficile comprensione, che progetto proporrete per rendere più comprensibile il linguaggio del vino? “Onav ha da sempre affrontato il tema dei riconoscimenti olfattivi e della terminologia della degustazione con una grande attenzione alla scientificità ed al pragmatismo, al contrario del mondo della sommellerie che usa terminologie spesso estetiche e sicuramente difficilmente oggettivizzabili. Quindi rigore ma semplicità. Con #vinodentro abbiamo fatto un ulteriore passo verso un linguaggio più vicino al consumatore, più attuale anche se rigoroso. Perché la cultura del vino si diffonda è necessario cambiare il criterio comunicativo. La degustazione del vino deve uscire da criteri di casta ed essere compresa da tutti”, spiega il presidente dell’Organizzazione.

In un momento così difficile per il settore dell’HoReCa basta solo la modifica del linguaggio per avvicinare di più i giovani al consumo del vino? “Credo che il problema del linguaggio sia solo uno dei problemi che possono influire sul consumo del vino. Il problema andrebbe affrontato più alla radice. È necessario costituire già a livello scolastico primario un minimo bagaglio merceologico dei principali prodotti alimentari che costituiscono la nostra dieta. Valorizzare il vino come anche l’attuale Testo unico recita, nella sua entità storico culturale, diffondere una sana cultura del bere consapevole che permetta ai giovani di distinguere il vino dall’alcol. Il resto è compito della filiera che deve dedicare tutte le possibili attenzioni alla formazione professionale, ai suoi riconoscimenti e alla diffusione della cultura del prodotto di qualità”. E, infine, il nome del corso, “#vinodentro: nasce dalla consapevolezza che il vino è dentro di noi italiani perché fa parte della nostra cultura”, spiega Intini. Le iscrizioni al corso sono già aperte, per informazioni www.onav.it