Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'intervista

Valentin Tribaut e i suoi champagne: “Gli italiani? Uno stimolo a fare meglio”

24 Maggio 2016
champagne_3 champagne_3

Il produttore di Romery in visita a Palermo propone un'interessante degustazione con 4 sue etichette: “Mi piace confrontarmi con chi di bollicine ne capisce”


 
(Valentin Tribaut)

 

Incontriamo Valentin Tribaut alla Champagneria del Massimo a Palermo.  Ed è interessante scoprire come sia stimolante per un produttore di champagne confrontarsi con consumatori italiani. “Gli italiani sono ottimi conoscitori di champagne e bere bollicine insieme è anche un modo per scambiarsi idee e migliorarsi”, dice il giovanissimo produttore.

Valentin è a Palermo grazie all’amicizia con Giuseppe Corrente, il titolare della Champagneria del Massimo, un luogo di ritrovo per appassionati winelover. Resta solo un giorno per raccontare la sua azienda, anche se Palermo lo affascina e confessa che tornerà, soprattutto perché la città gli ricorda le sue vacanze da piccolo in Sicilia.
 


(Gli champagne in degustazione)

Durante la degustazione dei suoi champagne, racconta qualcosa di più. La passione per lo Champagne anima la Maison Tribaut Schloesser dal 1929. Situata a Romery, a qualche chilometro da Epernay, la capitale dello Champagne, la cantina tramanda le proprie conoscenze da quattro generazioni. Lui è il più piccolo della famiglia, ma ha già una grande passione che lo spinge a viaggiare per far conoscere il lavoro della sua azienda. “La mia famiglia si dedica con dedizione alla coltivazione di 40 ettari di vigneti, situati nei comuni di Romery, e Fleury-La-Rivière, dai quali ottiene uve di eccellente qualità di Chardonnay (30%), di Pinot Meunier (30%) e di Pinot Noir (40%)”, dice Velentine. Tribaut distribuisce in 25 paesi nel mondo, tra i quali Giappone, Canada, USA, Italia.

Gli chiediamo se i cambiamenti climatici degli ultimi anni siano per lui fonte di preoccupazione. “Assolutamente no. Il clima continua ad essere freddo e non influisce sulla qualità. Di certo, nessuno può sapere cosa accadrà tra 15 anni. Ma al momento non c’è ragione per stare in ansia”.

In champagneria, degustiamo 4 etichette: Brut Origine, Brut Rosé, Blanc de Chardonnay, Brut Nature.
 


(Giuseppe Corrente e Valentin Tribaut)

Blanc de Chardonnay da sole uve Chardonnay colpisce per i suoi aromi floreali e mielati. Ideale in abbinamento al piatto propostoin cui prevalgono ostriche e crudi di mare.

Si tratta di etichette in cui la maison combina sapientemente tradizione e progresso tecnologico, elaborando i suoi champagne con molta cura. La pressatura dell'uva si svolge con dolcezza grazie ai due torchi automatizzati che possono contenere 8000 chili d'uva ciascuno. La vinificazione è effettuata con la massima cura nella “cuverie”. L'invecchiamento avviene sia in grandi botti di legno che in bottiglia. Queste ultime vengono poi delicatamente sistemate “sur lattes” nelle cantine, prima di essere girate, sboccate e gustate.

F.L.