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L'intervista

Stevie Kim: “Vi racconto come sarà questa edizione speciale del Wine2Wine”

22 Settembre 2021

di Giorgio Vaiana

Meno di un mese al taglio del nastro, ma Stevie Kim è già pronta. E determinata.

Abbiamo raggiunto al telefono la Managing Director di Vinitaly International per farci raccontare sensazioni ed emozioni dell’inizio del Vinitaly, ma in particolar modo del Wine2Wine, dopo un anno di assenza. “E’ chiaro a tutti che non potrà essere un evento a cui eravamo abituati prima della pandemia”, dice la Kim. L’ottava edizione del wine2Wine si terrà il 18 e 19 ottobre a Verona. In una data insolita, come del resto il Vinitaly. Ma con l’ormai celebre claim: Sharing Business Ideas. “Da sempre è stato il nostro filo conduttore – spiega la Kim – e mai come quest’anno sarà uno slogan perfetto per il nostro evento: condividere le idee sul business, in un anno in cui tutto il mondo è stato stravolto”. Già, perché il mondo del commercio gioco-forza ha dovuto fare i conti con il Covid-19 che, a tratti, ha fermato tutto. “Già a giugno, con Vinitaly Preview, siamo riusciti a creare una piccola finestra di normalità – spiega – Noi, come Vinitaly International Academy, siamo riusciti a portare nella città dell’Arena sessanta persone provenienti da tutto il mondo (eccetto l’Asia per le normative anti-Covid, ndr) e devo dire che è stato un momento molto emozionante. Ora, questa special edition, sarà sì in forma ridotta, ma credo che sarà la stessa cosa, perché finalmete le persone potranno venire in fiera, guardarsi negli occhi, scambiarsi e condividere idee. Sarà un grande momento di networking”. Poi la Kim torn sul Wine2Wine: “Il formato che abbiamo scelto sarà ancora quello ibrido – spiega – Ossia avremo sia relatori in presenza che collegati da casa. E anche i partecipanti potranno assistere in sala, ma anche dal pc o dal loro cellulare registrandosi sulla piattaforma che abbiamo creato appositamente lo scorso anno. Credo che questo sarà un po’ il futuro degli eventi. Condividere online ci permette di espandere la platea dei visitatori. Noi, poi, terremo tutto il Wine2Wine a disposizione online per almeno due mesi. Chiunque potrà scaricare e ascoltare una sessione specifica quando vorrà”.

Per la Kim, che di Wine2Wine ha esperienza da vendere, “la cosa importante non sono solo i relatori che prenderano parte alle sessioni, ma i contenuti – spiega – Ci siamo concentrati molto su alcuni grandi temi. Oggi stiamo vivendo un grande momento di innovazione. E questo, di solito, nella storia, è avvenuto sempre dopo una grande crisi. Credo che questo passo era dvvero fodnamentale e la ritengo una opportunità unica”. E lei come si sente? “Non ho mai ansia da prestazione – dice – Sono consapevole che se fai il meglio di quello che tu puoi fare, allora è davvero il massimo che fai. Se fai meno, allora si fa autocritica. Tendo sempre a chidere a me stessa e al mio team, di lavorare con passione, orgoglio e al massimo delle nostre potenzialità”. Poi la conclusione: “Come gruppo di lavoro non vogliamo fare bene per apparire e mostrare che siamo i più bravi – dice – Noi vogliamo fare il meglio per i produttori, per i partecipanti alle sessioni, per i relatori. Vogliamo essere il loro valore aggiunto. La fiera, così come l’abbiamo sempe concepita a Verona, non è fatta solo di momenti espositivi. Ma è fatta di relazioni, occasioni per salutarsi ed incontrarsi, condividere un calice di vino, scambiari le idee. Questo è il Vinitaly”.