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L'intervista

“Sono chic e in”: ecco perché i vini bianchi stanno conquistando i mercati per Hans Terzer

04 Settembre 2018
Hans-Terzer Hans-Terzer


(Hans Terzer)

Nel pieno della vendemmia, tra profumi di mosto e di aria fresca e pulita, non smette di scrutare il cielo e di guardare le previsioni meteo. 

Hans Terzer, kellermeister (direttore tecnico e cantiniere) della Cantina San Michele Appiano, nel cuore dell'Alto Adige, racconta l'inizio della vendemmia da queste parti, “con appena dieci giorni di anticipo”, dice. Un anticipo accettabile visto che, in cantina, sono arrivate uve sane e di ottima qualità. “Adesso sono un po' preoccupato per la pioggia – dice – Lo scorso fine settimana non ha smesso un secondo e anche nei prossimi giorni è previsto qualche temporale”. Le temperature si sono abbassate rapidamente, anche se si prevede un ritorno di estate, con le massime che sfioreranno i 30 gradi. “Il caldo non lo tempo – dice Terzer – Abbiamo una fortissima escursione termica e la notte le temperature calano rapidamente anche di parecchio. Temo solo la pioggia. Abbiamo troppe varietà che vanno vendemmiate separatamente”. 

La Cantina San Michele Appiano, costituita nel 1907, comprende 340 soci viticoltori per un totale di 380 ettari di superficie di coltivazione. La media di produzione è di 2,5 milioni di bottiglie (un dato che dovrebbe essere confermato anche quest'anno) per un fatturato che nel 2017 è stato di oltre 21 milioni di euro. Qui, da queste parti, il colore principale è il bianco: “Pinot Bianco, Pinot Grigio, Gewürztraminer, Sauvignon, Chardonnay, Müller Thurgau, Riesling, Moscato Giallo – dice Terzer – sono le varietà che vengono coltivate e dalle quali ricaviamo il 70 per cento della nostra produzione di vini bianchi. Si tratta di vini pluripremiati a livello nazionale e internazionale. Perché c'è tutto questo interesse per i vini bianchi? Sono vini moderni, brillanti, giovani, fruttati, adatti per accompagnare la cucina di oggi, non più pesante come una volta, che si basa su pesce e verdura. I vini bianchi sono chic e in”. 

Il resto della produzione, la San Appiano la ottiene da Schiava, Pinot Nero, Lagrein, Merlot, Cabernet. Terzer è un grande appassionato di vini bianchi (e non poteva che essere così). Adora il Pinot Bianco, il Sauvignon e anche il Pinot Nero. “In questo momento credo che i bianchi dell'Alto Adige siano i numeri 1 in Italia – dice Hans – Rispecchiano in pieno il gusto del consumatore italiano e le vendite ce lo confermano”. San Appiano, tra l'altro, dedica una buona fetta del suo mercato alle vendite locali: “Facciamo estero per il 30 per cento, il resto rimane in Italia e di questo 70 per cento – dice Terzer – il 20 per cento viene venduto qui. Per il resto Roma e dintorni, Milano e dintorni, Toscana e tentiamo anche in Friuli, nella tana del leone”. Difficile fargli dire i nomi di bianchi che beve: “Amo solo quelli della mia regione – dice – Sui rossi invece le dico Toscana, Piemonte ed Etna”. 

G.V.