“La mia cucina preferita? Quella casalinga… del Sud. Gli chef sono i nostri migliori sviluppatori di tecnologie”
Una cucina sempre più moderna e chef (stellati o meno che siano) che diventano veri e propri consulenti. Rita Montanari, regional area manager di Electrolux per la Sicilia, racconta come cambia il “dietro le quinte” di un ristorante.
Fatto sempre di più di macchine che aiutano gli chef e permettono loro di poter presentare in sala cibi più raffinati, perfetti dal punto di vista igienico e sanitario e più salutari.
“Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato le cucine degli chef – dice Rita Montanari -. Ormai, le nuove macchine, permettono a chi gestisce, di poter programmare con assoluta precisione tutto”.
Dagli abbattitori ai frigoriferi, passando per i fornelli e, naturalmente i forni, strumenti fondamentali per le cucine, “oggi gli chef possono portare in sala un prodotto che risponda al tipo di materia prima utilizzata, ma soprattutto che ne esalti le proprietà e che rispetti al massimo le proprietà del cibo che lo chef, stellato o meno che sia, sta preparando”.
Ma gli chef, si sa, cercano e ricercano la perfezione in cucina anche nei loro strumenti,. “Devo dire che fino ad oggi non mi sono mai capitate richieste assurde – dice la Montanaria -, ma gli chef sono stati nostri veri e propri consulenti. Grazie ad alcuni di loro ed alle loro idee, infatti, abbiamo migliorato alcuni nostri prodotti che rispondono ancora di più agli standard richiesti”.
Tra questi, per esempio, un forno che può accogliere fino a 10/15 tipologie di pietanze con un sistema di programmazione di cottura; oppure un affumicatore che sia integrato al forno stesso.
“Nel nostro tema lavorano già dei consulenti cuochi –dice Montanari -, ma i nostri clienti diventano i protagonisti delle nostre migliorie”.
La Montanari di cucine ne ha girate parecchie. “Non mi faccia dire il mio piatto preferito – dice ridendo – sennò perdo dei clienti. Posso solo dirle che prediligo la cucina tradizionale. E, tra le esperienze stellate e non, mi è piaciuta la cucina casalinga. Ovviamente del Sud”.
Giorgio Vaiana