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L'intervista

Moretti e il Franciacorta all’estero: “Stati Uniti da potenziare. La Francia? Non ci interessa”

04 Febbraio 2016
Vittorio_Moretti Vittorio_Moretti


(Vittorio Moretti)

di Michele Pizzillo

Eletto a dicembre presidente del Consorzio Franciacorta, Vittorio Moretti ha scelto Milano come città per il suo esordio nella veste di rappresentante delle 113 cantine associate, per una vendita totale di 16.456.871 bottiglie di bollicine.

“Il 2015, per Franciacorta, è stato un anno ricco di soddisfazioni; Expo è stata una grande sfida che si è rivelata vincente e un’importante vetrina a livello nazionale e internazionale. Sul fronte commerciale e su quello della brand awareness registriamo un trend positivo sia in Italia che all’estero”, ha detto.
E, infatti, il 2015 registra un incremento delle vendite del 7,1% in Italia e del 7,5% all’estero con un prezzo medio di vendita in leggera crescita, 19 euro iva inclusa, nonostante un contesto economico generale estremamente complesso. All’estero sono state vendite 1,5 milioni di bottiglie con il Giappone che si conferma il primo mercato con il 22% dell’export, seguito da Svizzera e Stati Uniti che incidono quasi per il 14% sul totale. Interessanti le performance di crescita: il Giapponeregistra+ 19% rispetto al 2014 e gli Stati Uniti + 16%, risultati incoraggianti grazie ad importanti investimenti in comunicazione.
E, qui, Moretti, a margine della presentazione ufficiale, con noi fa una chiosa che riteniamo dovrebbe essere un po’ la sintesi di come vorrà incitare alla riscossa i Franciacortini-spumantisti. Cioè, indirizzare gli sforzi verso gli Stati Uniti.

“In quel paese dobbiamo crescere di più. Non è concepibile che siamo presenti in pochi locali, visto il quantitativo di bottiglie di Franciacorta che spediamo. La crescita delle vendite del 2015, il 16% in più rispetto al 2014, è un sintomo che negli Stati Uniti c’è un futuro per le nostre bollicine. Se cresce quel mercato, i dati percentuali di crescita dell’export potranno sempre contare su numeri a due cifre”. Senza trascurare altre aree di consumo del vino e dove il Franciacorta ha tutte le potenzialità per competere con lo champagne anche sotto l’aspetto della comunicazione e quindi, commerciale. Ecco, nell’intervista rilasciataci a Milano, nell’Osteria con vista ubicata al secondo piano di una delle più prestigiose location meneghine, la Triennale, e gestita da Stefano Cerveni chef-proprietario dello stellato Due Colombe di Borgonato di Cortefranca, il leit-motive di Moretti è l’importanza di crescere all’estero puntando già ad un raddoppio delle esportazioni a brevissimo tempo. Ecco, quindi, l’importanza di “aggredire” subito il mercato americano con una buona campagna di comunicazione. “E, poi, ci sono molti Paesi dove la nostra presenza non dico che è esigua – afferma Moretti -, comunque è molto sotto le potenzialità di un prodotto come il Franciacorta”. Evita il discorso Francia. Mercato ostico? “E’ un paese che non prendiamo in considerazione; preferiamo indirizzare i nostri sforzi verso piazze più disponibili a scegliere i nostri prodotti”.

Aspetti, questi, che probabilmente riguardano anche le regioni meridionali dell’Italia. Dice Moretti: “È vero che la Puglia ha conosciuto una crescita di vendita che sfiora il 20 per cento rispetto al 2014, ma i dati di vendita confermano che abbiamo una clientela soprattutto al Nord. Allora fissiamoci l’obiettivo di allargarci anche in altre zone del centro e del sud Italia, dove complessivamente i nostri volumi possono raddoppiare”. Infatti, le stesse percentuali di crescita della Puglia sono state registrate anche in Toscana. Però il primato di vendita è appannaggio di due regioni, Lombardia ed Emilia Romagna, conil Trentino che con un +21,6%, cresce in modo importante.
I dati esposti dal neo presidente a Milano, forse avranno condizionato il calendario degli eventi che il Consorzio del Franciacorta organizzerà nel 2016. Tant’è vero che il Festival Franciacorta itineranti quest’anno si svolgeranno a Padova, Cuneo, Roma e Bari.

Tutto questo che vuole dire? “Che non è più il caso di parlare di qualità del prodotto – commenta Moretti -. D’altrondela politica della Franciacorta è da sempre basata sulla qualità e questo significa che i valori che abbiamo attribuito al prodotto –  valori molto ambiziosi perché parliamo di “eccellenza”, di eleganza, di raffinatezza –  dovranno sempre di più riflettersi in tutto ciò che ci circonda: a partire dalla vigne, che dovranno essere esemplari sia per chi vive e lavora in Franciacorta, sia per i turisti fino a consapevolizzarsi di far parte di un mondo speciale, e per molti aspetti migliore e più godibile rispetto a quello che ci circonda. Fondamentale è la valorizzazione del paesaggio, la natura, e l’aria stessa, che ci porterà a diventare innanzitutto una vera e propria meta turistica, per poi ambire al massimo riconoscimento di una “Franciacorta Patrimonio dell’Umanità”.
Con queste premesse, il 2016, per il Franciacorta sarà un anno ricco di eventi e iniziative in Italia e all’estero. Perché al Festival Franciacorta itineranti saranno affiancati iniziative come il Festival Franciacorta d’Estateche si svolgerà il 25 e 26 giugno, rientrando nel palinsesto degli eventi collaterali che il territorio offrirà nel periodo di installazionea giugno dell’opera-evento The Floating Piers di Christo sul lago d’Iseo, dal 18 giugno al 3 luglio. A settembre, il 17 e 18, poi, l’ormai consolidato Festival Franciacorta in Cantina.

Con la segnalazione chesul mercato la domanda ha espresso un consenso crescente verso il Satèn, tipologia esclusiva del Franciacorta che fa rilevare un incremento del 17.5% e suiDosaggio Zero che crescono del 28,8%, Moretti ci lascia per un appuntamento ad inizio vendemmia per una verifica dell’andamento dell’export in particolare verso gli Stati Uniti.