di Dario La Rosa
Elegante, decisa e con le idee chiare su cosa sia la vita e quali i valori da tenere stretti mentre salta da un progetto ad un altro per uno dei marchi nazionali e internazionali che segue sotto il profilo della comunicazione e dell’immagine.
Potremmo definirla Lady Champagne (segue da oltre un decennio nomi come Moet & Chandon o Dom Perignon per intenderci). Signore e signori, ecco a voi Adele Bandera.
Ci racconti della sua estate, i luoghi, gli incastri di lavoro… Ci porti al suo fianco per un tour.
“La mia estate è spezzettata. Sono stata a Rodrigues, isola piccolissima delle Mauritius immersa nella natura, con una barriera corallina bellissima. Sono andata lì a meditare e rimettermi in forma. Poi ho continuato a lavorare. Attualmente sto facendo un tour con tappe da diversi chef per un progetto che tocca Piemonte, Veneto, Alto Adige e finisce in Austria. Il tour si conclude a Vienna, dove farò altri due o tre giorni di vacanza”.
Lavoro, vacanza, lavoro, vacanza. Cosa fa di mestiere Adele Bandera?
“(Ride, ndr). Mi occupo di consulenza di comunicazione, uffici stampa e organizzazione di eventi. Seguo progetti di ampio respiro. Collaboro con marchi internazionali come Dom Perignon o Moët & Chandon e nazionali come Podere Forte, vini Velenosi, Pasqua vigneti e cantine. Spazio dal wine al food. Nel mondo della ristorazione mi occupo sia di ristoranti stellati che non, ma di un certo livello qualitativo. Mi piace lavorare dove ci sono progetti da sviluppare e novità da raccontare. Si diventa un tutt’uno col tempo. Ci sono delle aziende con cui collaboro da tanto tempo, rapporti che si evolvono e vanno oltre il lavoro”.
Ecco, quello della comunicazione è un mondo in continua evoluzione. Dalla buona e vecchia carta stampata agli ultimi social di grido, come sta cambiando e in quale direzione va il racconto del vino e del cibo?
“Tutto si basa su un principio di base fondamentale: servono pochi concetti, purché siano chiari e semplici. Il tempo delle grandi abbuffate volge al tramonto, gli storytelling funzionano se uniti ad una coerenza e ad una storicità, valori che i marchi devono avere ben solidi alla base. Inseguire le mode non serve alla lunga, oggi si sta sempre più sviluppando un occhio critico che guarda all’autenticità del messaggio proposto. Bisogna essere ciò che si è, per comunicare bene non bisogna per forza essere artisti o fenomeni”.
Ma se domani chiudessero i social, come si andrebbe avanti?
“La filosofia del passaparola non è mai morta. Io, ad esempio, non ho un sito personale e uso i social solo per i clienti ma vince la reputazione di serietà e coerenza nell’erogare messaggi. Tutto questo sia a livello personale che di brand paga anche senza i social. Noto che anche tra i giovanissimi si bada all’autenticità dei rapporti. Ci sono tanti ragazzi di spiccata sensibilità che sanno distinguere quando un messaggio è vero o nasconde un fine secondario. Non c’è più esigenza di ostentare”.
Da sempre il passaparola è la filosofia di marketing vincente nel mondo dei libri. Cosa ha letto o leggerà Adele quest’estate?
“L’inverno dei Leoni perché mi piace la saga dei Florio, poi mi porto Roberto Perrone, Un odore di toscano e poi consiglierei L’Anomalia di Hervé Le Tellier”.
Dai libri ai sorsi il passo è breve. Vuoi mettere una lettura accompagnata da un buon bicchiere? Cosa le piace bere in questo momento?
“Oltre allo Champagne, mi piace bere i marchi per cui lavoro, perché riesco a esplorarli e conoscerli sotto profili differenti. Attualmente amo molto i vini naturali come un francese che si chiama “Le Rouge et le Blanc”, assemblaggio di moscato e cannonau. Divertente, dal bel colore ma difficile da trovare. Ma mi piacciono anche i vini italiani rosati”.
A questo punto mettiamoci dentro i sapori della sua estate…
“I crudi di mare stanno al primo posto, soprattutto se mangiati in spiaggia e poi la mozzarella, le burrate con i pomodori e le granite. Mi fanno impazzire. Sono per le cose ghiacciate. Come non parlare dell’anguria, a questo proposito…”
Non abbiamo finito il tour, ci porti ancora nei suoi luoghi per concludere in bellezza questa stagione.
“Adesso farò villeggiatura a Bergeggi, in Liguria, a mezza collina. Tutti i giorni cammino sino al mare e da sola. Condurrò una vita all’insegna della semplicità; quello che conta veramente”.
L’ESTATE DI FRANCESCO LIANTONIO>