L'intervista a Karina Sogoyan, esperta di vini, in Sicilia per la seconda volta
Si chiama Karina Sogoyan, è russa ed è una grande esperta di vini con oltre 20 anni di esperienza nel mondo enologico.
Per la seconda volta è venuta in Sicilia (l'occasione è stata Sicilia En Primeur), e l'abbiamo intervistata per farci raccontare come viene percepita la regione nel resto del mondo. Tra le sue collaborazioni, quella con spaziovino.com
Karina cosa pensa della Sicilia del vino?
“La Sicilia del vino si sta sviluppando attivamente in termini di varietà autoctone. Se escludiamo il Nero d’Avola, in passato la maggior parte delle degustazioni di Sicilia En Primeur rappresentavano vini basati su varietà internazionali. Il Nero d'Avola è indubbiamente il leader, ma ci sono molti più vini da Nerello Mascalese, Carricante, Catarratto, e questo è molto confortante. Questi vini sono di alto livello e stile. Purtroppo, i vitigni Perricone, Nocera, Frappato sono ancora una rarità, ma se ci basiamo sulle degustazioni di quei pochi campioni che erano presenti, posso dire che queste varietà possono dare origine a vini autentici ed emozionanti, con grande personalità”.
Cosa racconterà al suo rientro in Russia di quello che ha visto e bevuto?
“Al momento i miei vini preferiti sono quelli Etna Doc, sia bianchi che rossi. Quando ritornerò in Russia, racconterò di quei vigneti che si trovano a 1000 metri sul livello del mare, dei vini pre-fillossera e sull’incredibile energia dei produttori che hanno creato questi vini e si occupano con grande cura del patrimonio delle passate generazioni e sono molto attenti e scrupolosi quando vengono applicate le innovazioni”.
Quali vini tra bianchi e rossi l'hanno colpito di più, parliamo di territorio non etichette…
“I vini dell’Etna sono in crescita. La maggiora parte dei vini degustati come il Nerello Mascalese e il Carricante hanno dimostrato eleganza e spessore, un carattere nobile e un grande potenziale evolutivo. Sono rimasta positivamente sorpresa dai vini frizzanti prodotti da queste varietà, usando metodi tradizionali. La mia idea è che in futuro questi vini possano competere con i vini già affermati della Franciacorta. L’unico problema è che questi vini hanno un prezzo piuttosto alto. Mi piacerebbe dire ai produttori dell’Etna di non paragonarsi sempre alla Borgogna o al Barolo. Ogni regione è unica per la sua storia. Come per il Nero d'Avola, i vini sono diventati più fini ed eleganti, hanno dimostrato di avere un buon potenziale, considerata una delle varietà più emozionanti al mondo”.
Un motivo per venire in Sicilia
“La cucina siciliana inimitabile e una grande varietà di vini”.
C.d.G.