Intervista a Tommaso Dragotto, leader delle società di autonoleggio in Italia. “Puglia e Sardegna saranno in grande spolvero. Per la Sicilia splendida occasione col G7 a Taormina. Ma serve destagionalizzare e offrire servizi migliori”. E tra i progetti il giro dell'Isola con auto elettriche, prima iniziativa del genere in Europa
(Tommaso Dragotto)
di Francesca Landolina
Sorridente, ottimista, ha lo spirito imprenditoriale nel Dna, Tommaso Dragotto, il fondatore di Sicily by Car, la compagnia tra le più famose in Italia nel settore dell’autonoleggio.
Siamo tornati a parlare con lui, per conoscere meglio le dinamiche del turismo in Italia e in Sicilia, in attesa del G7 a Taormina e dopo il riconoscimento di Capitale Europea della Cultura conferito alla città di Palermo. Ci svela le sue aspettative e qualche perplessità da attribuire a quella “incapacità di comunicare” che ancora penalizza l’Isola. Facciamo prima qualche premessa per chiarire chi è Tommaso Dragotto. Un uomo che è considerato il “golden man” dell’autonoleggio. Oggi la compagnia è presente in tutti gli aeroporti in Italia, e in altri all’estero, con una flotta di 18 mila macchine dall’età media compresa tra i 6 e i 12 mesi. Una realtà siciliana con ben cinquecento dipendenti. Ecco perché le sue stime sull’andamento turistico nazionale e siciliano hanno un punto di osservazione privilegiato.
Come si è chiuso il 2016? Quali regioni in Italia registrano un incremento turistico, stando ai dati dell’autonoleggio?
“Il 2016 è stato un anno ottimo. Con un netto aumento rispetto al 2015. Parliamo di un incremento del 12 per cento. In testa c’è sempre la Sardegna, seguita dalla Sicilia, dalla Puglia e dalla Campania. C’è da dire però che la Puglia ha spiccato il volo negli ultimi due anni, grazie alla capacità organizzativa sul campo dei servizi turistici offerti. E questo ha creato un movimento turistico d’elite. La maglia nera però va a Bari, Napoli e Catania, città difficili per i furti di auto”.
(I trulli di Alberobello in Puglia)
E la Sicilia?
“La Sicilia si mantiene una regione in crescita. Oggi come ieri, in Sicilia si viene per conoscere le città, l’arte e la natura e per ritrovare la famiglia. Nei mesi di luglio e agosto, si registrano impennate perché tornano gli emigrati all’estero. Un dato è certo. Questo è niente rispetto al suo potenziale. Non ce ne rendiamo conto. Amo citare Federico II di Svevia quando scrive “Non invidio a Dio il paradiso perché sono ben soddisfatto di vivere in Sicilia”. E invece cosa accade? Accade che non ci sono le capacità per comunicare e informare, per attrarre e per organizzare. La Sicilia non sarebbe seconda a nessuna terra al mondo. Partirei immediatamente con uno slogan che dica al turista “Dammi sette giorni delle tue vacanza, ti darò tremila anni della mia storia: Sicilia”. Occorre anche migliorare i servizi e mettere in atto una strategia politica sui costi aerei”.
Crede che il titolo di Palermo Capitale Europea della Cultura incrementerà i flussi turistici?
“Il titolo ottenuto è qualcosa di meraviglioso. Credo e spero di sì. Mediamente la Sicilia Orientale funziona meglio dal punto di vista dei flussi turistici, grazie alla capacità messa in atto nei servizi alberghieri e dell’offerta enogastronomica. Il turista si dirige di più verso Taormina, Noto, Siracusa, Modica, Ragusa e registriamo un 20 per cento in più rispetto alla Sicilia Occidentale. Palermo è visitata per la sua straordinaria bellezza artistica e storica e poi lasciata per spostarsi nell’agrigentino. Quest’anno, considerando che ci sarà il G7 a Taormina, non penso ci saranno sorpassi. Però nel corso dell’anno Palermo potrebbe diventare una meta imperdibile, soprattutto se si inizia a ragionare nell’ottica della destagionalizzazione turistica”.
Pensa che possa accadere un processo di destagionalizzazione?
“Lo spero. Ragiono sul fatto che ci sono molti b&b prestigiosi nelle varie città e a Palermo soprattutto. Palazzi nobiliari e strutture stupende che affittano una camera a 70 euro o poco più. D’inverno, i costi dei biglietti aerei sono anche più bassi con le compagnie low cost, quindi con 700 – 800 euro a settimana si può trascorrere una vacanza all’insegna della cultura, dell’arte, della storia, della natura paesaggistica. Se si noleggia un auto bastano 100 euro circa a settimana. La forza motrice tuttavia sta nel comunicare. E qui purtroppo regna ancora incompetenza, non negligenza, perché non si sa come fare, ma sono ottimista di natura, e credo anche che le cose stiano iniziando a cambiare”.
(La spiaggia rosa di Budelli in Sardegna)
Cosa si attende per il 2017?
“Aleggia sempre un po’ di paura per gli attentati terroristici in Italia ma è per lo più limitata alle grandi città, Roma e Milano. E non credo che questo limiti il viaggiatore. Mi aspetto un grande rialzo per il Sud d’Italia, anche in virtù delle problematiche che investono il Nord Africa e la Turchia. Penso ad un incremento generale che va dal 10 al 16 per cento”.
Il G7 a Taormina potrebbe essere una grande occasione. Dove non si deve sbagliare?
“Nei servizi”.
Quali sono i suoi prossimi progetti aziendali?
“Stiamo dando il via da un vero evento storico europeo. Il progetto eco mobilità diffusa in Sicilia. Per la prima volta sarà possibile fare il giro di Sicilia con auto elettriche. L’evento scaturisce da un progetto condiviso con Enel e Renault. Come da programma installeremo 200-400 colonnine elettriche in tutte le città siciliane. Partiremo da Pantelleria a maggio e proseguiremo con Milazzo e dintorni. Ovviamente saremo negli aeroporti e in inverno copriremo tutte le principali città dell’Isola”.
Questo progetto si diffonderà in tutta Italia?
“Step by step. Iniziamo da qui ma camminiamo passo dopo passo”.
Non trascura mai la cultura, l’arte, la sua terra, basta citare il docufilm Terra Madre da lei voluto fortemente. Altri progetti in tal senso?
“Sto facendo realizzare un libro che sarà un’opera d’arte con gli acquerelli di Fabrice Moireau, artista esposto in tutto il mondo. Circa 240 pagine di emozionanti pitture, raccontate poeticamente anche da Lorenzo Matassa. Il libro sarà commercializzato da Mondadori. Faremo anche delle mostre a Palermo, Roma e Milano”.