“La pubblicità alle patatine? Non accetterei mai anche se l'ha fatto Cracco ognuno fa le sue scelte e i soldi incidono molto sulle decisioni. Solo a Napoli ho mangiato gli spaghetti al pomodoro più buoni della mia vita”.
Parla così il “Maestro” della cucina italiana Gualtiero Marchesi intervenuto a Radio Club 91 alla trasmissione “Sapori di sera” con Roberto Esse.
“Il cuoco oggi cerca di strafare cerca l'esibizione. La cucina è diventata spettacolo, ma dovrebbe essere semplicità. Quel che conta è imparare ad usare le materie prime e modernizzare la cucina. Prendiamo esempio dai Giapponesi: grande rispetto della qualità e della materia”.
Poi Marchesi prosegue: “Allora cosa cerchiamo a fare la materia prima buona se poi si rovina tutto complicandosi la vita”?
Per Marchesi è necessario imparare ad usare le materie prime, perché “abbiamo una differenza di microclima in tutte le regioni e ciò ci permette di comporre piatti straordinari. L'unica cosa che dobbiamo fare è modernizzare la cucina. Oggi è cambiato il modo di mangiare, non si lavora più fisicamente e bisogna adeguarsi al mondo: nei ristoranti nessuno ordina più formaggi e liquori”.
Inoltre “non ci possiamo aspettare che lo stesso pomodoro del sud, importato al nord abbia lo stesso sapore: il pomodoro sarà lo stesso, ma il microclima, l'aria ci condiziona. Il prodotto lo recepiamo in modo diverso”.
Importante è anche valorizzare il cibo con un buon piatto: “I contenitori danno valore – sottolinea Marchesi – a quello che c'è dentro è come la carrozzeria dell'automobile, aiuta la presentazione”.
E annuncia: “Sto per uscire con una mia linea di pizze. Ma devo difendermi dai signori della pasticceria Marchesi che usano il mio stesso nome”.
C.d.G.