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L'intervista

Federico (Mangiatorella): “Il consumatore è sempre più critico. Nota le differenze tra le acque”

17 Ottobre 2017
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L'intervista all'amministratore delegato di una delle aziende italiane più in crescita del settore, al fianco dell'evento Taormina gourmet 2017. E parla anche di internazionalizzazione e di progetti futuri


(Pietro Federico, amministratore delegato di Mangiatorella)

A Taormina Gourmet, tra i protagonisti di quest'anno (e dovremmo dire tra quelli che ci hanno seguito in tantissime nostre iniziative), anche l’acqua Mangiatorella. 

Scambiamo due chiacchiere a pochi giorni dall'inizio della kermesse con Pietro Federico, amministratore delegato dell’azienda, orami un brand con una storia secolare che negli anni ha accresciuto la collaborazione con chi ha una cura particolare per la tavola ed è sensibile alle scelte alimentari per salute, benessere e rispetto ambientale.

Federico il mondo delle acque minerali sta cambiando? “E' in continua evoluzione e qualcosa sta cambiando nelle abitudini di consumo di oggi. Si presta maggiore attenzione a ciò che si mangia, alle materie prime e alla loro qualità e la scelta di un’acqua diventa fondamentale”. Già perché non sono più adesso solo i ristoranti stellati che propongono una carta delle acque minerali: “Il consumatore è sempre più esigente e sensibile – spiega Federico – Comincia a percepire il gusto delle varie acque in commercio e va oltre il packaging accattivante, che seppur continua a giocare la sua parte sugli scaffali del supermercato lo fa insieme ad altri fattori: la qualità, le specifiche proprietà delle acque, la sensibilità verso l’impatto ambientale delle stesse aziende produttrici”.

In questo positivo trend di crescita verso il consumo critico, la scelta del brand Mangiatorella è in costante aumento. D’altra parte si tratta di un’acqua, nel cuore della Calabria, che vanta in Italia più di duecento anni di storia. È un’acqua minerale naturale – batteriologicamente pura – che sgorga da una sorgente profonda (a 1.200 metri di altitudine) in un ambiente immerso in un bosco incontaminato e intatto. Si narra che agli inizi del ‘900 un generale garibaldino calabrese, Achille Fazzari, ebbe la felice intuizione di commercializzare la preziosa acqua, riuscendo così a far conoscere le sue proprietà ad illustri personaggi sparsi per il mondo. Da quel momento è sempre in prima linea quando si parla di eccellenze. “Per questo motivo abbiamo scelto di stare al fianco di Taormina Gourmet, l’evento di Cronache di Gusto che si terrà dal 21 al 23 ottobre – continua Federico – perché siamo vicini a tutti i progetti che celebrano le eccellenze alimentari. C’è poi un’asse ideale Sicilia-Calabria, regioni che è bello vedere unite e consapevoli dell’alto valore aggiunto dei propri territori”.

Già perché Mangiatorella è legata indiscutibilmente alla Sicilia: “A Belpasso, nel cuore del territorio etneo, è nato il primo stabilimento di imbottigliamento di acqua minerale interamente alimentato dal sole – dice Federico – Vogliamo differenziare la nostra produzione, offrendo al consumatore una maggiore possibilità di scelta con acque sempre in linea con la nostra filosofia. Cava Grande sull’Etna ne è un esempio. Anche in quella montagna, a 1.000 metri di altezza l’acqua possiede proprietà organolettiche di qualità, che nascono da un territorio incontaminato, capace di esprimere al meglio la vocazione di una terra, un po’ come accade con un vitigno autoctono, se volessimo fare un paragone con il mondo del vino”.

Continua senza sosta, intanto l'attività di internazionalizzazione del marchio. Perché va alla grande il progetto di vendita sul mercato australiano. “Noi continuiamo a lavorare sul processo di internazionalizzazione per la diffusione del brand sui mercati internazionali, con fiere all’estero. Con il packaging stiamo sempre più attenti all’impatto ambientale. Ed inoltre iniziamo ad attuare il nostro ampliamento aziendale segmentando il prodotto con acque diverse ma appartenenti a sorgenti di montagna, come la stessa Cava Grande sull’Etna, prima citata, per offrire la possibilità di scelta e di varietà con la garanzia di eccellenza che nasce dal luogo di origine della sorgente”.

Il fatturato della società è di circa 20 milioni di euro l'anno e fanno parte di Mangiatorella altre fonti e stabilimenti di produzione di acque minerali in Sicilia e in Calabria, contraddistinti dai marchi Cavagrande, Acquarossa, Hidria e Sorbello. Per dare un’idea della sua presenza sui mercati, sono circa 200 milioni i litri collocati. Il Sud d’Italia rimane il mercato più grande, ma anche l’export inizia a crescere, attestandosi al tre per cento, fino a raggiungere non solo l’Australia ma anche il Canada, la Cina, Israele, la Thailandia e Malta. Nota per il suo bassissimo contenuto di nitrati (0,07 milligrammi per litro) e per l’ottimo contenuto di sali minerali è un’acqua ideale per la nostra salute, ma anche perfetta in abbinamento alla dieta mediterranea. Arriva nelle tavole dei più importanti ristoranti italiani ed è disponibile in diversi formati, in plastica e in vetro.

C.d.G.