(Aldo Cazzullo)
Era il maggio 2011. Nel Museo dove è ospitato il Satiro Danzante a Mazara del Vallo in provincia di Trapani, c'era un solo visitatore.
Era Aldo Cazzullo, scrittore e giornalista del Corriere della Sera, uno dei più importanti opionion leader italiani. Che interviene sulla questione Satiro Danzante (leggi questi articoli: 1, 2 e 3). In breve: il neo assessore siciliano ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi ha dichiarato di voler portare la statua bronzea al prossimo Vinitaly (15-18 aprile 2018). Ne sono nate polemiche ed interventi. Il sindaco di Mazara, Nicola Cristaldi, ha fatto chiaramente capire il suo pensiero: “Da qui non si muove”, ha affermato il Primo Cittadino. Ma Cazzullo il Satiro al Vinitaly ce lo porterebbe volentieri: “Sono d'accordo con Sgarbi, un uomo geniale – dice il giornalista alla nostra redazione – Ho visitato il museo a Mazara nel maggio 2011 ed ero l'unico visitatore. E sono rimasto l'unico visitatore per tutto il tempo della mia visita. Vuol dire – prosegue Cazzullo – che in Sicilia, che in questo momento è in pieno boom turistico, molte persone purtroppo non sanno che esiste il Satiro Danzante. Per carità, magari i numeri dei visitatori del museo mazarese mi smentiranno, ma sono convinto che si può fare una promozione migliore e diversa”.
Per Cazzullo, dunque, Satiro Danzante al Vinitaly “assolutamente sì”, ma con alcune accortezze: “Non è che prendiamo questa statua e la mettiamo all'interno del Padiglione – dice Cazzullo – Bisogna creare una stanza apposita e, soprattutto, una scenografia, con foto e video magari per spiegare ai visitatori cosa c'è intorno al Satiro Danzante, raccontare il territorio siciliano, Selinunte, Mazara, Marsala, la cultura dell'accoglienza, del pesce, del cous cous, del vino. Un modo per dire ai visitatori andate a rivedere il Satiro a Mazara, ma soprattutto ditelo ai vostri amici quando tornate a casa”. Certo, logistica e costi potrebbero essere un problema, “e non entro nel merito – dice Cazzullo – Ma non ci devono essere costi per la collettività. Sono certo che attraverso degli sponsor e del Vinitaly stesso, potrebbe essere un'operazione fattibile”. In questo momento la Sicilia è in pieno boom turistico “e si può fare di più per valorizzare la bellezza di quest'Isola. Non esiste posto più bello della Sicilia: ci sono templi che neanche in Grecia, mosaici bizantini che neanche a Bisanzio, mare caraibico, vulcani attivi. Eppure oltre centomila giovani studiano fuori da questa terra. Turismo non è solo ristoranti e alberghi. Turismo è un indotto che potrebbe dare lavoro a tutti questi giovani che cercano fortuna al di là dello Stretto”.
G.V.