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L'intervento

L’importanza dell’olio di oliva nella Dieta mediterranea: “Troppi non mangiano bene”

21 Novembre 2018
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(Michele Carruba)

Gli italiani sono convinti di mangiare correttamente e di seguire  una dieta salutare: lo dicono almeno 8 su 10. Ma non è così.

Michele Carruba, presidente Onlus Istituto Nutrizionale Carapelli, a Palermo per il MeBiForum Mediterranean Biodiversity Forum – progetto Olive Oil Forum ha sciolto alcuni dubbi nel corso del suo intervento “Noi siamo quello che mangiamo, italiani e dieta mediterranea: il valore dell’olio evo per la nostra salute”. “La nostra salute dipende dalle nostre scelte – dice Carrauba – La nostra tradizione mediterranea ci ha lasciato una eredità che oggi è patrimonio dell’umanità intera: la Dieta Mediterranea. Si basa su alcune fondamenta: poca carne, pochi grassi animali; privilegiare il consumo di pesce, frutta e verdura e cereali integrali. Una delle colonne portanti è il consumo regolare e costante dell’olio di oliva”.

Gli italiani, però, non si affidano agli esperti della nutrizione e fanno spesso “diete fai da te”, anche nel consumo quotidiano dei cibi. Il risultato? Il 46% di quell’80% che credeva di mangiar bene ha carenza di frutta e verdura. Ma c'è dell'altro. Perchè il 41% mangia troppi dolci; il 76% mangia poco latte e derivati; l’81% mangia poca frutta; il 65% poca verdura. E c’è un eccesso nel 28% di carne lavorata e nel 25% di carne rossa. Per quanto riguarda l’olio di oliva, nel 38% del campione intervistato, risulta carente rispetto alla quantità raccomandata: dovrebbe essere di 30 grammi al giorno pari a 3 cucchiai al dì. Il 46% ha un consumo normale di olio di oliva, ma il 14% eccede. Inoltre, sappiamo come risultato di una serie di vari studi di questi ultimi 20 anni, che se uno segue almeno due delle caratteristiche alimentari della dieta mediterranea il risultato è una riduzione del 20% della mortaliltà per tutte le cause; la possibilità di rimanere in buona salute; di avere una aspettativa di lunga vita e di qualità della vita elevata.

“Come Fondazione Onlus Istituto Nutrizionale Carapelli – conclude Carruba – siamo impegnati a studiare i meccanismi attraverso i quali il consumo dell’olio evo agisce sulla salute umana. Sappiamo che gli strumenti sono i grassi monoinsaturi e gli anti ossidanti, che garantiscono la nostra salute”.

C.d.G.