“Siamo vicini ai produttori di vino e li invitiamo a denunciare”. Sono le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura, Nino Caleca a seguito del blitz dei carabinieri avvenuto nel catanese e che ha portato all’arresto di 15 persone coinvolte nella cosiddetta mafia rurale.
Il gruppo, appartenente al clan Brunetto, si era specializzato nelle estorsioni ai danni di aziende vitivinicole, con intimidazioni e danneggiamenti a discapito di chi si fosse opposto a pagare il pizzo.
“L’assessorato – sottolinea Caleca – è vicino agli imprenditori delle cantine della zona e ribadisce tutto il suo appoggio. Siamo dalla parte di chi decide diportare avanti una Sicilia produttiva nel nome della legalità”.
Anche il commissario dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio, Antonino Di Giacomo, ci tiene a comunicare tutto il suo appoggio ai produttori vitivinicoli: “Credo sia giusto far sentire la nostra presenza e soprattutto collaborazione – precisa Di Giacomo – ai produttori che ogni giorno si scontrano con una realtà di illegalità, ma che decidono di non demordere. Portando avanti loro portiamo avanti una Sicilia nuova, una Sicilia di qualità e di legalità”.
C.d.G.