(Attilio Scienza)
“Se il Sud non si muove in maniera coordinata, rischia di rimanere ai margini del sistema vini italiano sul fronte della ricerca”.
Lo dice il professore Attilio Scienza intervenuto a Palermo per il convegno sulla tutela del patrimonio genetico dei vitigni autoctoni e dei vitigni antichi siciliani, e la presentazione della ricerca unica nel suo genere, racchiusa nel libro “Identità e ricchezza del vigneto Sicilia” a Palazzo dei Normanni. Scienza non usa mezzi termini: “La ricerca sul genoma editing, ossia sulla correzione del genoma, è già iniziata. Questa correzione non è Ogm, ma si tratta di interventi paragonabili alla mutazione che porta alla formazione dei cloni. Certo, per ottenere dei risultati ci vorrà tanto tempo, almeno dieci anni, ma ci sono altri paesi che stanno già lavorando in questo senso, penso all'Africa, alla California o a Israele. Credo che sia l'unica via del futuro che potrà garantirci uve resistenti alle malattie senza dover ricorrere alle tecniche di incrocio”.
Ma, specifica Scienza, attenzione a non confondere questa ricerca con quelle legate al cambiamento climatico: “Si tratta di due cose diverse”. In questo momento le sperimentazioni sulle specie che saranno rese immuni alle malattie riguarderanno il Nebbiolo, il Pinot Grigio e il Prosecco, “quelle che hanno un maggiore peso a livello commerciale – dice Scienza – ma anche quelle che si trovano in regioni che sono riuscite a coordinarsi e lavorare nella stessa direzione facendo investimenti in campo scientifico”. Al Sud, le cose sono diverse: “Sarà un problema forse legato all'utilizzo dei vitigni autoctoni, ma credo che dipenda da altri fattori – spiega il professore – Forse è un problema legato alle risorse. Magari al Nord gli enti pubblici mettono più soldi a disposizione per la ricerca. C'è da dire, però, che le regioni del Nord fanno spesso alleanze per presentare progetti. Al Sud questa cosa non viene ancora percepita a dovere. Ma è necessario che ci si dia da fare. Perché così si richia di rimanere ai margini. E poi sarà difficile recuperare il gap con il Nord”.
C.d.G.