“Stiamo cercando di attivare un piano di emergenza coordinato con il ministero delle politiche agricole e le regioni, per dare liquidità ai produttori di olio che hanno scontato il crollo produttivo determinato da maltempo e malattie delle piante. Stiamo anche predisponendo un piano a lungo termine mirato al rinnovo degli impianti che darà sostegno al settore”.
Lo rende noto all'Ansa il direttore di Unaprol-Consorzio olivicolo italiano, Pietro Sandali.
“Ci siamo incontrati al ministero con le regioni per dare subito una ciambella di salvataggio ai produttori con strumenti di credito agevolati come prestiti a tasso zero – spiega Sandali – dobbiamo poi passare a investire fondi di promozione sul rinnovo degli impianti, per renderli più produttivi e emirati alla varietà italiana”.
“Parliamo di investimenti di decine di milioni necessari al settore – aggiunge Sandali – e che coordineremo con il ministero e con le regioni in base a quanto predisposto nei Piani di sviluppo rurale”.
“Il crollo produttivo quest'anno è stato del 40% – conclude Sandali – Ci sono frantoi che non hanno neanche aperto.
Chiaramente i prezzi dell'olio cento per cento italiano sono saliti, con aumenti fino al 40%, mentre per quello industriale fatto con oli provenienti da altri Paesi le quotazioni sono stabili”. L'analisi effettuata da Unaprol sulle vendite nel periodo 2008/2014, mostra la tenuta delle vendite di extra vergine all'interno della Grande Distribuzione, ma evidenzia che una percentuale alta del prodotto viene venduta in promozione.
Solo nel 2014 la percentuale è stata del 66% e dimostra che l'olio extra vergine di oliva convenzionale viene spesso utilizzato come 'prodotto civetta'”.