La nuova Doc Sicilia, o meglio l’iter per accedervi, comincia a concretizzarsi.
Dal primo gennaio la commissione degustatrice dell’Istituto regionale della vite e del vino, riconosciuto quest’ultimo dalla Regione Siciliana come organismo di certificazione, si metterà al lavoro. Mentre dal primo febbraio al 31 marzo, come ha spiegato Giuseppe Bursi responsabile del settore viticolo, l’Assessorato regionale Risorse Agricole ed Alimentari darà il tempo per l’iscrizione allo schedario viticolo. Obiettivo quello di accelerare le procedure per la creazione di un consorzio di tutela che possa operare attraverso strategie di promozione per la Doc Sicilia e così accedere alle risorse previste dall’OCM vino per attività promozionali nei paesi terzi, dotazione finanziaria di circa sette milioni di euro.
Modalità per accedere dunque al riconoscimento della Doc Sicilia e della Igt Terre Sicane disposte nei decreti ministeriali, già visionabili e scaricabili dalla Gazzetta Ufficiale, che sono state spiegate ai produttori vitivinicoli siciliani durante un incontro organizzato nella splendida cornice di Castello Utveggio a Palermo. “Qualificare i vini siciliani e rafforzarne l’identità, migliorarne la qualità, l’immagine e la posizione, sono tra gli obiettivi principali che ci si prefigge di raggiungere attraverso la nuova Doc”, è quanto ha affermato il direttore generale dell’Irvv Dario Cartabellotta.
Dop, Igp e varietali: sono queste le tre categorie della nuova Ocm vino. “Cresce dunque la valenza del sistema. – ha aggiunto Cartabellotta – E poi, maggiori controlli ma nello stesso tempo procedure più semplificate”. Procedure che avverranno tutte attraverso servizi informatici di Full Service e Global Service. Ogni utente ha a disposizione una serie di funzionalità che gli permetteranno di comunicare telematicamente ogni azione che viene effettuata sui vini Doc. Inoltre i soggetti saranno in grado di seguire l’andamento delle loro richieste e di essere avvisati in caso di non conformità. Il progetto di gestione del Global Service istituito dall’Irvv è integrato all’interno del Portale dei Servizi realizzato per la gestione della certificazione dei vini Doc e permetterà all’utente di avere così documentazione aggiornata e di richiedere i servizi messi a disposizione dall’ente. “Si tratta di una grande opportunità per le aziende vitivinicole siciliane – ha esordito Antonio Rallo, presidente di Assovini –. Una Doc più facile anche della passata Igt e che tutelerà il nome Sicilia”.