(Fabrizio Carrera, Mario Indovina, giovanni D'Agati e Giovanni Trovati)
da Palermo, Manuela Zanni
Il festival internazionale del gelato Sherbeth, che si sta svolgendo a Palermo, non rappresenta per la città di Palermo soltanto l’occasione per assaggiare gelati artigianali eccellenti, tradizionali e insoliti, ma anche e soprattutto, un momento di consapevolezza da parte dei consumatori dell’importanza della qualità delle materie prime e della stagionalità degli ingredienti con cui il gelato viene realizzato.
E proprio le materie prime di qualità sono state al centro dell’incontro “Momenti Golosi: dal campo al cono” che si è svolto presso la buvette del Teatro Massimo, cornice d’eccezione di questa settima edizione della manifestazione giunta per la prima volta a Palermo. Relatori, Mario Indovina, fiduciario Slowfood; Giovanni D’Agati, responsabile del presidio del limone verdello e direttore del Consorzio Mandarino Tardivo di Ciaculli; Giovanni Trovati, responsabile del presidio della pesca di Leonforte. A moderare l’incontro Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto.
“Si tratta di due presìdi – spiega Mario Indovina che nascono dall’attenzione che Slowfood dedica alla protezione della qualità dei prodotti provenienti da ciascun territorio, di cui ha l’obiettivo di mantenere intatte ed integre nel tempo le caratteristiche affinché anche le generazioni future possano goderne e apprezzarne il gusto e le proprietà”.
(Il limone verdello)
“Il limone Verdello è un frutto che nasce da piante piccole dalle branche irregolari, a portamento aperto, con gemme violacee e foglie persistenti di colore verde pallido di forma allungato-ovata. Si tratta di un frutto che si ottiene da una fioritura anomala della pianta che, dopo essere lasciata per 40 giorni senz’acqua, viene concimata con azoto – spiega d’Agati -. Risulta un frutto dalle proprietà organolettiche uniche, la cui buccia contiene olii essenziali dall’aroma inconfondibile ed ineguagliabile. La polpa è abbondante e ricca di succhi più o meno acidi a seconda della varietà. L'area di produzione è concentrata nei territori di Acireale, Fiumefreddo, Avola e Noto”.
(La pesca tardiva di Leonforte)
Non meno complesso è il procedimento che Giovanni Trovati attua nella propria azienda a Leonforte per produrre la famosa pesca tardiva che è possibile gustare sulle nostre tavole fino a metà ottobre. La caratteristica di questa pesca è che, sin da quando i frutti hanno la dimensione di una mandorla, vengono abilmente chiusi in sacchetti di plastica in modo da crescervi all’interno protetti dagli insetti in modo da non rendere necessario l’utilizzo di pesticidi.
“La raccolta tardiva – ci spiega Trovati – rende la polpa della pesca di Leonforte particolarmente dolce e succosa, poiché gli zuccheri in essa contenuti hanno tutto il tempo, da giugno ad ottobre, di maturare sotto i raggi del sole siciliano acquisendo, inoltre, delle proprietà organolettiche inconfondibili. Questo la rende particolarmente adatta, oltre che ad essere consumata appena raccolta dall’albero, anche ad essere conservata in confetture e succhi in cui la quantità degli zuccheri aggiunti per la conservazione è di gran lunga inferiore alla media grazie alla percentuale di zuccheri naturali già presenti nella polpa.”