La “sfincia di prescia” (sfincia di fretta) rivalutata dagli chef.
Il dolce povero tradizionale di Montelepre ritrova nuova luce e nuovo gusto quest’anno in occasione della sagra a lei dedicata in programma nel piccolo comune alle porte di Palermo il 6 gennaio. In questa edizione, curata dall’associazione Atma, il dolce fritto e zuccherato verrà proposto in vesti diverse. Si parte quindi dalla tradizione, degustando la ricetta di sempre per poi assaggiarla interpretata in modo originale. Occasione per fare scoprire a golosi ed appassionati la qualità di questo impasto, fatto di farina, acqua, uova e la sua versatilità.
La farà conoscere Giuseppe Costa (nella foto), chef e titolare del ristorante Il Bavaglino di Terrasini, insieme a due suoi colleghi, Tony Lo Coco, chef de I Pupi di Bagheria, e il maestro pasticcere Giovanni Cappello. Durante la sagra ciascuno di loro terrà un laboratorio di cucina a tema sulla sfincia. “Il segreto della bontà di questa specialità è l’impasto, versatile, si possono fare diversi piatti – spiega Costa -. Dipende dalla cottura, l’originale è fritta, ma si può fare in mille maniere, in padella verrebbe, per esempio, una specie blinis”.
Da sinistra Tony Lo Coco e Giovanni Cappello
A partire dalle 18 si comincerà con la preparazione della sfincia come antipasto, per poi proseguire con un primo di sfincia cucinata da Lo Coco e finire con la sfincia dessert di Cappello. Per la prima volta gli chef prendono parte attiva per rilanciare questa frittella della tradizione, portata a conoscenza del grande pubblico da Atma, un gruppo di appassionati che anni fa hanno fatto muovere i primi passi alla sagra proprio partendo dalle cucine di casa.
C.d.G.