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L'allarme

L’allarme del Consorzio: falsi di Pecorino Romano a Singapore

08 Maggio 2012

Scatta l’allarme del Consorzio del Pecorino Romano Dop.

A Singapore l’imitazione del Pecorino Romano è arrivata prima dell’originale. Nella città crocevia del commercio internazionale asiatico e uno dei principali hub mondiali per l’interscambio è stato intercettato il falso. La denuncia arriva oggi al Cibus di Parma dal presidente del Consorzio del Pecorino Romano Dop, Gianni Maoddi: “A Singapore ci rappresenta un ‘Romano’ – questo il nome dato a un Pecorino prodotto in Australia –  e nella Gdo si affianca ad altre imitazioni truffaldine che sfruttano l’italian sounding, come il Parmesan”.

“Occorrono  maggiori azioni di tutela – prosegue – per i marchi da parte del Governo. Dobbiamo difendere le produzioni di qualità che ci rendono famosi nel mondo soprattutto su mercati emergenti come l’Asia Orientale, che nell’ultimo anno è cresciuta in valore dell’8,9%. Senza contare che se fossimo gli unici a produrre Pecorino Romano nel mondo potremmo arrivare a vendere 3 volte tanto”.

Un fenomeno, quello dell’Italian sounding che sottrae annualmente tra i 55 e 60 miliardi di euro al mercato del made in Italy  e che oggi coinvolge anche il Pecorino, nella top ten delle Dop più vendute nel mondo con un valore complessivo dell’export di 100 milioni di euro.
 

C.d.G.