Scatta l’allarme del Consorzio del Pecorino Romano Dop.
A Singapore l’imitazione del Pecorino Romano è arrivata prima dell’originale. Nella città crocevia del commercio internazionale asiatico e uno dei principali hub mondiali per l’interscambio è stato intercettato il falso. La denuncia arriva oggi al Cibus di Parma dal presidente del Consorzio del Pecorino Romano Dop, Gianni Maoddi: “A Singapore ci rappresenta un ‘Romano’ – questo il nome dato a un Pecorino prodotto in Australia – e nella Gdo si affianca ad altre imitazioni truffaldine che sfruttano l’italian sounding, come il Parmesan”.
“Occorrono maggiori azioni di tutela – prosegue – per i marchi da parte del Governo. Dobbiamo difendere le produzioni di qualità che ci rendono famosi nel mondo soprattutto su mercati emergenti come l’Asia Orientale, che nell’ultimo anno è cresciuta in valore dell’8,9%. Senza contare che se fossimo gli unici a produrre Pecorino Romano nel mondo potremmo arrivare a vendere 3 volte tanto”.
Un fenomeno, quello dell’Italian sounding che sottrae annualmente tra i 55 e 60 miliardi di euro al mercato del made in Italy e che oggi coinvolge anche il Pecorino, nella top ten delle Dop più vendute nel mondo con un valore complessivo dell’export di 100 milioni di euro.
C.d.G.