Uno scandalo. Si potrebbero arrivare a produrre venti milioni di bottiglie di vino ottenuto da polveri contenute in wine-kit.
Con queste sostanze in meno di cinque giorni si può fare vino fai da te in casa nella tipologia di Barolo, Valpolicella, Lambrusco, Sangiovese o Primitivo. E i kit addirittura fornirebbero pure le etichette. L'allarme è stato lanciato dal presidente della Coldiretti Sergio Marini al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, in svolgimento a Cernobbio. Sul caso, qualche giorno fa si è espresso tempestivamente il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania per rassicurare sul lavoro di contrasto del fenomeno condotto dagli organismi di controllo, dal Comando dei Carabinieri delle Politiche Agricole e Alimentari – Nac, in collaborazione con l'Ispettorato Centrale per la Tutela della Qualita' e per la Repressione delle Frodi, e la rete di cooperazione internazionale di polizia dell'Interpol.
“Dopo la diffusione in Nordamerica – ha detto Marini all'incontro – dove si sta registrando un vero boom con la moltiplicazione delle ditte produttrici di etichette “falsificate”, i wine kit sono arrivati anche in Europa dove, non solo si possono acquistare via internet o in molti negozi, ma in Svezia abbiamo scoperto una fabbrica che a Lindome, vicino a Goteborg, produce e distribuisce in tutto il continente e del tutto indisturbata oltre 140mila wine kit all’anno dai quali si ottengono circa 4,2 milioni di bottiglie”.
Un paradosso nell’Unione Europea del rigore nei conti. Coldiretti ha chiesto alle autorità nazionali di intervenire immediatamente anche attraverso l’Unione Europea per fermare uno scempio intollerabile che mette a rischio con l’inganno l’immagine e la credibilità dei nostri vini piu’ prestigiosi. Per acquistare i kit basta una cifra irrisoria di 30, 40 euro, e si possono produrre sino a un numero di 30 bottiglie. “Avolte nei kit si aggiunge anche segatura per dare il sapore del legno – segnala la Coldiretti -. Le istruzioni per l'uso contenute nei “wine kit” sono dettagliate e si chiudono con dei curiosi consigli per i “produttori” come: “conservare il vino in luogo fresco e buio”; “Il vino rosso va aperto alcune ore prima di servirlo a temperatura ambiente, mentre il vino bianco può essere refrigerato in frigorifero”; “Un bel bicchiere di vetro valorizza al meglio le caratteristiche del vino per cui è opportuno impiegare tale bicchiere per il ‘produttore' padrone di casa e bicchieri in plastica per gli altri commensali, in modo da non correre il rischio che gli ospiti siano troppo entusiasti del vino e ne chiedano ancora”.
C.d.G.