Piace agli italiani, soprattutto a quelli del centrosud e delle isole, e ai quarantenni.
Siamo in piena passione Montepulcianio d’Abruzzo. Lo conferma la ricerca realizzata da Renato Mannheimer presentata a Chieti presso il teatro Marrucino in occasione della illustrazione delle strategie di comunicazione e della nuova immagine per la valorizzazione dei vini di qualità della Regione Abruzzo. E’ oggi uno dei vini più noti del Bel Paese. Nove su dieci dichiarano di conoscerlo, tre su dieci affermano di berlo spesso e quasi quattro su dieci dicono di degustarlo almeno raramente per un complessivo 72 per cento di bevitori.
Piace ai winelover perché è un vino chiaro. Molte etichette di tale vino, prodotte dalle diverse cantine, attirerebbero alla lettura del contenuto. E piace perché gode di un’immagine suggestiva, almeno così è per il 79 per cento degli intervistati. Viene percepito come un grande rosso e come un prodotto di qualità. Ma soprattutto ad essere premiata è la sua versatilita', riconosciuta da ben il 91 per cento del campione. E ancora: la sua capacità di evocare il territorio di produzione, l'unicità del gusto, la sua reperibilita' e la capacita' di rappresentare l'eccellenza dei rossi italiani.
La ricerca è condotta su un campione di 438 persone tramite sistema Cawi. Emerge che il Montepulciano d'Abruzzo e' bevuto assiduamente, soprattutto nel centrosud e nelle isole e dai 45-54enni che verosimilmente hanno maturato più competenze nella scelta dei vini e dispongono di maggiori possibilità di spesa.
In occasione della conferenza sulle strategie di comunicazione al quale ha preso parte l'assessore regionale alle politiche agricole Mauro Febbo, è stata presentata anche la campagna curata da Pomilio Blumm per la quale e' stato scelto lo slogan ''Montepulciano, piacere d'Abruzzo''. Una piano di comunicazione che punta sul web, su radio e televisione, ideato per raggiungere anche i mercati del Nord Europa.