Alcol e cancro avrebbero un legame. I medici dell'American Society of Clinical Oncology (Asco), un'organizzazione specializzata nel trattamento del cancro, hanno rilasciato i risultati di uno studio connesso ai rischi fra alcol e cancro.
Secondo il gruppo di medici, esiste una chiara prova di legame fra alcol e alcune tipologie di cancro, come quello al seno, alla bocca, alla gola, al fegato o al colon-retto. Ma questo studio non è stato preso bene da tutti. Per molti, infatti, lo studio va contestualizzato ad un consumo eccessivo di alcolici. Mentre un consumo moderato, di vino soprattutto, consentirebbe benefici al cuore, avrebbe effetti benefici su chi soffre di diabete e rallenterebbe l'insorgere della demenza senile. Non si fa, poi, riferimento a nuovi studi, ma solo numeri relativi ad anni passati. Ma i medici hanno specificato che, visti i consumi in forte aumento in America, era il caso di parlarne di nuovo. Secondo l'Asco, infatti, solo un terzo degli americani ha saputo che l'alcol era un fattore di rischio per alcuni tumori. Per l'Asco il fumo è il principale responsabile dei tumori nell'uomo ed è responsabile del 22 per cento delle morti connesse al cancro a livello mondiale. Ma il 5,5 per cento dei tumori potrebbe essere correlato all'alcol. Certo, dicono i medici, il consumo eccessivo facilita, ma anche un consumo moderato aumenta leggermento il rischioo di contrarre un tumore di tipo esofageo. Chi assume alcol in maniera esagerata, invece, ha rischoi elevato di contrarre il cancro in bocca o in gola, al fegato e in misura minore al colon-retto. Nello studio, secondo Asco, una donna che beve meno di un bicchiere di vino al giorno ha un rischio di 1,23 volte maggiore di sviluppare il cancro al seno rispetto a una donna che non beve. Il consumo moderato, di un bicchiere di vino al giorno, ha portato ad un rischio di 1,44 volte, mentre quelle che bevono di più hanno un rischio di 1,61 volte di contrarre un cancro. Numeri simili anche per gli uomini nei casi di cancro alla bocca, alla gola, al fegato e al colon-retto.
Nello studio, invece, non si parla dei benefici del consumo moderato di vino. E' dimostrato che chi consuma vino rosso in maniera normale, senza esagerare, ha meno possibilità di contrarre una malattia cardio-vascolare. Ma gli autori sostengono che questi risultati possono essere contaminati da non-bevitori che una volta hanno bevuto pesantemente. Questo ignora un recente studio sul Journal of the American College of Cardiology che ha visto separatamente gli astenanti e gli ex bevitori di tutto il mondo e ha scoperto che i moderati bevitori hanno ancora soffrire di minori tassi di malattie cardiache. Secondo molti questi dati della Asco possono essere stati “contaminati” dalla presenza di persone grandi bevitori un tempo e che oggi hanno smesso e che sono anche fumatori.
C.d.G.