Lituania, Austria e Estonia. Sono questi i paesi del mondo dove si consuma più alcol. I dati sono stati elaborati dall’Oecd (Organisation for Economic Co-operation and Development) che mette a confronto i dati del 2013 con quelli del 2000. E stila la sua “lista nera”.
In prima posizione la Lituania, con 14 ,3 litri pro capite all’anno. Mentre il Paese più “sobrio” è l’Indonesia. Ma bisogna tener conto dei diktat religiosi.
Al secondo posto, ecco l’Austria con 12,2 litri pro capite. L’Italia è nella parte bassa della classifica (36esimo posto) ma i dati sono quelli del 2010.
Al terzo posto, l’Estonia (11,8 litri annui). Lo studio rivela che le fasce più a rischio, dove si registrano maggiori picchi di bere compulsivo ed episodi di ubriachezza sono i giovani e le donne.
La Repubblica Ceca è nella fascia dei Paesi a tasso alcolico elevato (11,5 litri pro capite). Birra a fiumi. Ma non soltanto.
In Russia (5 posto) il consumo è di 11,2 litri pro capite. Gli uomini di basso status sociale tendono a bere di più. Tendenza opposta invece tra le donne: sono quelle più agiate ad alzare maggiormente il gomito.
L’Europa dell’Est si confermala zona più a rischio. In Ungheria, stando ai dati del 2013, il consumo è di 11,1 litri pro capite.
Vino e liquori. Settimo posto alla Francia, a pari merito con l’Ungheria:11,1 litri a testa.
Birra a go go in Lussemburgo, che compare alla posizione numero 7 della lista. Scorre più alcol che in Inghilterra.
La patria dell’Oktoberfest si piazza al nono posto:10,9 litri pro capite all’anno, secondo i dati relativi al 2013.
Elevato (10,8 litri) il consumo in Polonia dove la massiccia assunzione di alcol, contrariamente ad altri Paesi, non accenna a diminuire. Ad alto tasso alcolico anche il Portogallo e l’Irlanda. Mentre nel Regno Unito il consumo è “solo” di 9,7 litri pro capite.
C.d.G.