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La ricerca

Dai peperoni al riso, ecco cosa si potrà coltivare nello spazio. La ricerca dell’Università di Beijing

07 Gennaio 2014
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Un giorno arriveremo a coltivare lattughe, cavoli, riso o grani nello spazio.

Da decenni equipe di ricercatori lavorano sodo su una delle teorie più affascinanti che alimentano il sognodella colonizzazione dello spazio. I cinesi hanno fatto però progressi in questo lasso di tempo. La teoria di poter disporre di risorse alimentari coltivate in loco nello spazio rimane però, al momento, sempre fantascientifica. La strada è lunga, anche se passi in avanti sono stati fatti proprio in uno dei laboratori più avanzati costruito sul modello Controlled Ecological Life Support System, chiamato Yuegong – 1 , tradotto  Moon Palace, presso l’Università di Beijing. Gli scienziati hanno simulato un ambiente lunare, replicando temperature, gravità e impianti resistenti alle radiazioni solari, e utilizzando semplicemente cibo, acqua, ossiggeno, terreno, concimi e piante resistenti. 

Il team,  guidato dalla docente Liu Hong , ha scoperto che più di dieci varietà di piante potrebbero crescere in queste condizioni extraterrestri:  dalla soia ai peperoni, dalle arachidi al grano, al riso. Quest’ultimo è uno dei cereali che si adatterebbe meglio di altri in un campo fuori dall’orbita terrestre. Adesso, si attende di capire a cosa porterà la mutazione genetica, secondo il principio dell’adattamento di Darwin, quali saranno le piante e gli ortaggi che potranno vivere e riprodursi sulla luna. Un risultato che potrebbe far risparmiare parecchie risorse per sostentare chi va nello spazio. Gli Usa, per esempio, spendono tra i 10 mila e i 100 mila bilioni di dollari in cibo per gli astronauti. Proprio la Nasa ha dichiarato di lanciare una missione per crescere le piante sulla Luna entro il 2015.  

fonte: www.nasaspaceflight.com