Clima, terreno, esposizione, non si risolve solo qui il terroir.
A determinarlo e quindi a caratterizzare il vino ci sono anche funghi e batteri. Lo ha scoperto uno studio pubblicato nell'ultima edizione di Proceedings of the National Academy of Sciences e condotto da un team di scienziati del Univeristà della California. Questi organismi viventi giocherebbero una parte importante nel conferire tipicità ad un vino, perché strettamente connessi al tipo di ambiente in cui vivono. Variano da habitat ad habitat, a secondo le condizioni climatiche e le temperature, e il modo in cui si sviluppano è inevitabilmente legato al regime con cui si conduce un vigneto, e quindi alle pratiche viticole. A riprova di questo, attraverso l'analisi del Dna, i ricercatori hanno potuto stabilire se un vigneto è coltivato in biodinamico o convenzionale. La biodiversità microbica insomma è una componente fondamentale della qualità. Una certezza diffusa ma adesso per la prima volta dimostrata come parte del “terroir”.
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