Due vini niente di che ma forse molto molto british, almeno uno di essi. Forse solo così si potrebbe giustificare la scelta delle etichette per il matrimonio dell’anno, o forse, del secolo.
In ogni caso la realtà ha superato la fantasia e dà un nome a Cenerentola: si chiama Kate, o meglio Catherine Elizabeth Middleton, che alle 12.20 ha pronunciato il fatidico “I will” nell'abbazia di Westminster davanti a 1.900 invitati, mezzo milione di turisti e di londinesi, che si sommano agli oltre due miliardi e mezzo di persone che hanno seguito l'evento in diretta tv. La principessa Kate di Galles, ma anche Duchessa di Cambridge, è questo il titolo che la Regina ha voluto regalarle, ha indossato per il giorno più importante della sua vita un abito che “ricorda un fiore che si apre”, color avorio con un corpetto di pizzo bianco a maniche lunghe, con un piccolo scollo a V e che lei stessa ha disegnato insieme a Sarah Burton, il direttore creativo della griffe Alexander McQueen. Dopo le nozze, Buckingham Palace ha aperto i cancelli per una colazione riservata a 650 ospiti e offerta dalla regina Elisabetta. Il pranzo, preparato da 24 chef, è stato accompagnato da un bianco di Chapel Down, un'azienda del Kent (costo a bottiglia dalle 8.50 alle 14 sterline).
Durante la cena, offerta dal principe Carlo, invece, si brinderà con champagne Pol Roger non millesimato da 30 sterline a bottiglia.
E voi, quali vini avreste scelto per le nozze – forse – più importanti del secolo?
Stefania Paglino