“Basta con questi cucchiaini monoporzione. Si ritorni alla cucina di sostanza che privilegi il territorio. D’altra parte non è un caso se trattorie e osterie stanno ritrovando in tutta Italia l’attenzione della clientela a discapito dei ristoranti più raffinati e soprattutto di quelli che privilegiano la presentazione di un piatto rispetto al resto”.
Questa è la provocazione di Marisa Fumagalli (nella foto), la giornalista del Corriere della Sera che segue il mondo dell’enogastronomia.
Si rivolta contro quella cucina servita su cucchiaini la cui forme ricordano le prodezze di Uri Geller, personaggio televisivo degli anni ’70 dai presunti poteri psichici, che riusciva a piegare cucchiai o a manipolare le lancette degli orologi (ndr).
Mini scatolini, cucchiai dalle forme strane, piatti stravaganti, la giornalista si ribella alla ristorazione da “molto design e poca sostanza” .
“Torniamo ai nostri piatti classici. Siamo davanti ad una moda che costringe il cibo a mera presentazione. Credo che sia assurdo che lo stile monoporzione ultra moderno venga proposto anche sulle tavole dei ristoranti tradizionali, o peggio, degli agriturismi. Basta! Torniamo ai piatti di una volta, quelli veri, eliminiamo gli involucri posticci”.
Maria Antonietta Pioppo