Nuove regole per commercializzare l’olio d’oliva nel canale Horeca.
E’ la proposta che presenterà Bruxelles ai 27 Stati membri il prossimo 6 febbraio. Si terrà il Comitato di gestione per il settore è lì si discuterà la possibilità di introdurre nuove norme che tutelino il consumatore sulla tavola dei ristoranti, al bar e nei servizi catering. L’iniziativa è stata presa per garantire ancora di più la trasparenza sull’origine del prodotto e sulla necessità di dare al consumatore più strumenti e informazioni per verificarla. Ulteriore arma per affermare la qualità del prodotto e la sua tipicità, in un canale che vede aumentare la clientela. In Italia per esempio, il 34,35% del totale dei consumi alimentari è relativo al fuori casa. E in Europa sono 1,5 milioni le imprese di ristorazione, un bacino che in termini di spesa per l’alimentazione vale 468 miliardi di euro (fonte Fipe).
Quello del 6 febbraio sarà un primo confronto. Il progetto di proposta fa riferimento al piano di gestione dell'olio d'oliva presentato nel giugno scorso dal commissario europeo all'agricoltura Dacian Ciolos. Uno degli intenti sarebbe quello di spingere gli Stati membri a richiedere l'uso di imballaggi che non consentano il riempimento con altre qualità di olio d'oliva. Il sistema pensato per frenare una pratica purtroppo diffusa e adottata da ristoratori o gestori di locali poco scrupolosi, in Italia come all'estero.
C.d.G.