Una scuola di cucina voluta da un vescovo. E già questo fa notizia.
Metteteci poi che la scuola di cucina è ospitata in un convento del '600 e che a far da cornice a tutto questo c'è la magnificenza del barocco di Ragusa Ibla. E, come se non bastasse, aggiungete che lo stesso edificio ospita pure un ristorante ed un hotel. In un colpo solo è stato demolito quel peccato di fare in cui spesso i siciliani sanno primeggiare con pochissimi rivali.
Il primo protagonista di questa notizia è il vescovo di Ragusa. Monsignor Paolo Urso sa guardare lontano e certamente sa cogliere gli spunti del momento e le occasioni offerte dal territorio. È stata sua l’idea di dar vita, nell’Antico Convento dei Cappuccini che si trova all’interno degli splendidi giardini Iblei ad una scuola di cucina aperta ad accogliere anche esperienze diverse da quelle locali, per creare occasioni di scambio e, soprattutto, di lavoro. “Insieme per gustare cibo e vita” ha detto il vescovo. Così è nata la prima Scuola Mediterranea di Cucina, chiamata Nosco come tributo alla conoscenza, nata dalla collaborazione con la Fondazione San Giovanni Battista e il contributo di alcuni privati, capitanati da Enzo Scorfani e Peppe Barone, che hanno sposato il progetto.
Il Convento, che custodisce, tra le altre cose, un trittico di Pietro Novelli, è stato completamente rimesso a nuovo e oggi ospita la scuola Nosco, il ristorante Cenobio e un hotel con 16 camere e 23 posti letto ricavati nelle antiche celle dei frati.
La scuola, attrezzata con sedici postazioni, ha aperto i battenti a luglio e, in questo primo corso, la cui parte didattica si concluderà a novembre, ospita aspiranti chef con una età che varia dai 25 ai 55 anni. Alcuni allievi hanno già lavorato in ristoranti, altri sono appassionati che hanno deciso di fare di questo hobby una professione.
“I primi risultati sono eccellenti – dice Enzo Scrofani, direttore della struttura -. Abbiamo avuto un esubero di richieste che pensiamo di soddisfare man mano che partiranno i prossimi corsi”.
Nella scuola di Ibla si respira anche aria di internazionalizzazione e, secondo l’auspicio iniziale del vescovo, l’idea è quella di creare contatti con altri paesi del bacino del Mediterraneo. Camminare dentro al convento significa un po' sentirsi sospesi nel tempo: le mura spesse, il silenzio, il panorama mozzafiato. E un certo rigore. Belle sensazioni.
La direzione didattica è affidata a Peppe Barone, chef de La Fattoria delle Torri di Modica. Si fa lezione dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30 e il sabato si fa pratica al ristorante didattico. “Siamo partiti da zero con un approccio piuttosto tecnico – spiega lo chef Barone -. Fino ad ora ci siamo occupati delle basi, come per esempio la conoscenza degli alimenti o le tecniche di cottura. Da pochissimo abbiamo iniziato a preparare delle ricette. Alla fine dei quattro mesi di corso e tre di stage previsti, ogni allievo avrà il titolo di esperto in cucina mediterranea ed avrà acquisito la dimestichezza paragonabile almeno a quella di un aiuto cuoco”.
La scuola di cucina ha anche uno scopo sociale e una parte delle risorse di gestione andranno a sostegno di opere socio-assistenziali. E una serie di progetti nel cassetto come, ad esempio, la realizzazione di un orto dei semplici “per sperimentare la conoscenza della filiera – spiega Enzo Scrofani – ma anche corsi monotematici di breve durata aperti a tutti e un corso di cucina e uno di degustazione per non vendenti”. E poi c'è l'hotel ricavato da quelli che erano i piccoli appartamenti dei frati. Dove la simbiosi tra antico e moderno ha trovato soluzioni felici per la funzionalità degli spazi. E infine il ristorante che coltiva ambizioni gourmet. Le carte ci sono tutte. E l'interazione con la scuola e il territorio ibleo sarà naturale.
Per saperne di più, potete visitare il sito http://www.anticoconventoibla.it/
Clara Minissale
nella foto da sinistra verso destra Veronica Digeronimo, Francesca Sammito, Luca Iudice, Enzo Scrofani, Marianna Dimatteo, Orlando Causarano, Antonello Pinto, Simona Battaglia, Antonio Belfiore, Enrico Migliorisi, Peppe Barone, Enzo Assenza, Giorgio Battaglia, Daniela Crispino.