(Niko Romito)
da Milano, Michele Pizzillo
È ufficiale. Mercoledì 3 giugno anche il tristellato chef abruzzese Niko Romito aprirà il suo ristorante milanese.
Si chiamerà Spazio Milano e farà parte del Mercato del Duomo aperto il 30 aprile scorso da Autogrill in uno dei luoghi simbolo della città, la centralissima Galleria Vittorio Emanuele. In questa struttura di 5mila metri quadrati distribuiti su quattro piani, i Benetton hanno voluto riservare al cibo di qualità uno spazio dedicato, affidando a Michele De Lucchi il progetto architettonico per un intervento ambizioso dal carattere conservativo, nel rispetto dell'identità della Galleria, costruita dal 1865 al 1878 da Giuseppe Mengoni, per un costo di 13,5 milioni di euro. Oltre alla scultura in bronzo di Adam Lowe, sospesa nell'androne d'ingresso, che riproduce in scala 1:1 un ulivo secolare, simbolo della cultura alimentare mediterranea, ad accogliere i visitatori c’è il bar Motta con prodotti di caffetteria e croissanteria, il mercato con eccellenze del territorio lombardo, la pasticceria C'era una torta… di Seregno, la panetteria Grazioli di Legnano, la gastronomia Falcone di Verzuolo, il Bistrot Milano Duomo, concept già a regime nella Stazione centrale del capoluogo lombardo, un wine bar e la Terrazza Aperol, per aggiornare al 2015 il rito dell'aperitivo alla milanese.
(Il Duomo di Milano dalla Terrazza Aperol)
Mancava all’appuntamento solo il tristellato chef-patron del ristorante Reale di Castel di Sangro. Che a Milano arriva con i ragazzi diplomati alla Niko Romito Formazione, trenta all’anno. Qui saranno in 15, con a capo Gaia Girolamo che avrà pure la responsabilità della cucina. La Girolamo, docente di cucina alla scuola di formazione del Reale, nel passato ha curato l’apertura di Cuoco Nero e del Convivio e si era trasferita in Abruzzo sperando forse di rimanervi a lungo. E, invece è già pronto il trasferimento a Milano dove dovrà allestire dei menu da 40 euro a persona per tre piatti tipicamente stagionali. “Dobbiamo essere un ristorante democratico e quindi accessibile a tutti”, commenta Romito. Che nell’incontro avvenuto a margine dell’inaugurazione del Padiglione del vino ad Expo il 23 maggio scorso, anticipa il primo menù dello Spazio Milano: tortelli di bufala con distillato di pomodorino, pollo patate e peperoni, cioccolato e finocchio. “Però stiamo già lavorando al menù dei giorni successivi che come questo – dice lo chef abruzzese – privilegerà le materie prime di stagione”. Mentre per il vino sarà studiato un format apposito, che privilegi i palati dei più giovani, quelli più curiosi e vogliosi di scoprire nuove cose.
(Davide Oldani e Niko Romito)
E così, dopo Roma, con il ristorante aperto da Eataly e Napoli, dove è già attivo Bomba realizzato insieme all’ex direttore del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Antonio Lucisano, Romito arriva “nella città dove non si può essere assenti”.
E poi?
“Stare un po’ fermi. Bisogna consolidare quello che abbiamo fatto, prima di pensare ad altre aperture”.
Nemmeno all’estero?
“Non abbiamo progetti per l’estero, al momento. Non è detto, però che si resti fermi”.
In confidenza, Romito ci dice che desidererebbe essere presente a Londra e a Parigi. “È prematuro cantierizzare una qualsiasi iniziativa, per evitare di mettere troppa carne sul fuoco”, chiosa il patron del ristorante che ha portato le tre stelle Michelin al Sud.