(Michela Cimatoribus e Marco Giannasso)
da Milano, Michele Pizzillo
La buona birra artigianale, come sanno bene tutti gli appassionati di questa bevanda, nasce da un blend equilibrato e variegato di quattro ingredienti fondamentali: acqua, malto, luppolo e lievito. Affiancando a questi quattro ingredienti competenze tecniche di degustazione, formazione, comunicazione e, ingrediente imprescindibile per donare il giusto aroma, un’infinita passione per il mondo birrario, nasce “The good beer society”. Che cos’è questa strana società?
Niente di segreto. Solamente una society che vuole affiancare gli appassionati di birra con corsi di formazione, workshop di homebrewing, eventi, beer tour e beer experience. Il corso di formazione di tre moduli da svolgere in sequenza, ma indipendenti a livello contenutistico, per esempio, permette di diventare Beer Lover; approfondendo gli argomenti, si conquista il titolo di Beer Expert e, per i veri cultori della materia, la certificazione di Beer Geek. Ogni corso è composto da 7 lezioni, e al terzo modulo è previsto un esame per il rilascio del diploma che consente di diventare degustatore ufficiale ed anche relatore “The Good Beer Society”.
Un progetto semplice, per la verità. Ma nessuno ci aveva pensato prima, pur assistendo ad una vera esplosione di micro birrifici lungo tutto lo Stivale e con etichette eccezionali che è un vero peccato quando non si riescono a percepire tutte le caratteristiche per carenza di notizie e di preparazione per affrontare il complesso mondo della birra.
Partendo da queste considerazioni, due appassionati e nello stesso tempo competenti conoscitori della buona birra, Michela Cimatoribus, con un solido background in marketing e comunicazione, sommelier e degustatore ufficiale riconosciuto da Unionbirrai, e Marco Giannasso – giudice a vari concorsi homebrewer, Birra dell'Anno, World Beer Cup, European Beer Stars e la fondazione nel 2011 degli Unionbirrai Beer Tasters -, hanno deciso di promuovere un progetto per fare scoprire e conoscere in tutte le sue sfaccettature le buone birre, chi li produce e chi le ama. Location, a Milano, per presentare il progetto, la splendida cornice di “Al Cortile”, il “bio temporary restaurant” creato da Desirée Nardone, fondatrice e direttrice della scuola di alta cucina professionale “Food Genius Academy” per la durata dell’Expo, adesso non è più “temporary”, visto che è stato deciso di trasformarlo in locale stabile.
(Al cortile di Milano)
Durante quello che può essere considerato un open day per degustare alcune tra le migliori birre artigianali italiane abbinate alle tapas gourmet proposte da “Al Cortile”, il duo Cimatoribus-Giannasso e la loro squadra di Brewtiful People, hanno illustrato l’ambizioso progetto dedicato ai beer lovers e a tutti coloro che vogliono imparare qualcosa in più sulla birra. Ma prima di avviare i corsi di formazione, questa entusiasta “society” ha portato gli appassionati di birra presso alcuni birrifici artigianali lombardi per fargli vedere come si produce la birra e conoscere i processi, le materie prime e le attrezzature utilizzati perché la birra sia di qualità.
Adesso, anticipa Michela Cimatoribus, insieme allo staff di Rossi&Bianchi, l’agenzia di comunicazione presso la quale lavora, e con Giannasso, “The Good Beer Society” sta organizzando dei tour attraverso i luoghi della birra, sia nazionali che stranieri, con una prima tappa, a quanto si è riusciti a sapere, verso il Belgio e, in particolare, le Fiandre. A questo ne seguiranno altri, di tour perché gli animatori del progetto “The Good Beer Society” vogliono ampliare l’attuale gruppo dei “Brewtiful People” e, nello stesso tempo, valorizzare solo le buone birre.