(Il nuovo coktail targato Martini: Il Milanese)
Martini omaggia idealmente la città di Milano nell’anno dell’esposizione universale con un cocktail che chiama proprio “Il Milanese”.
Lo ha creato Andrea Dracos, bartender dello storico Mag Cafè da sempre locale frequentato da chi vuole sorseggiare drink fatti come “Dio comanda”. Un esempio è “Il Milanese” che alla Terrazza Martini allestita nel Padiglione Italia ad Expo, è stato preparato e presentato da Elena Delmagno, barlady anche lei dello storico Mag, secondo la ricetta codificata da Dracos: tre quinti di Martini Rosso, due quinti di China Martini, top di soda, menta e una scorza di limone e “Il Milanese” è pronto per deliziare il palato. Al banco-bar della Terrazza di Expo nella preparazione de “Il Milanese” la raffinata Delmagno, in partenza per la Spagna dove curerà il mercato di Martini, si è alternato con un altro bravo bar tender del Mag, Francesco Bonazzi, che sino alla chiusura dell’esposizione universale sarà una sorta di sovrintendente del drink dedicato a Milano.
(Elena Delmagno, barlady alla Terrazza presente ad Expo)
È un cocktail molto fresco, non eccessivamente alcolico e particolarmente adatto come aperitivo visto che predominante è il vermouth rosso rispetto alla China. Per qualcuno questo nuovo drink, che presto prenderà piede nei locali milanesi e non solo, rispetta l’anima più vera della città dell’Expo per la sua freschezza e perché si adatta benissimo a tutti i palati. Insomma, un altro aperitivo tutto italiano che entrerà a far parte della storia mondiale del bere miscelato.
Intanto l’azienda torinese ha deciso di fare de “Il Milanese” uno dei protagonisti degli incontri che Martini ospita sulla sua Terrazza e dedicati al concept del “Vivaio”, di cui Martini, insieme al Padiglione Italia, si fa promotore. Questi incontri, infatti, danno spazio ai giovani talenti dello scenario del bartending italiano: ogni volta che partecipano presentano un nuovo drink e un’esibizione che ne spiega proprietà e metodi di preparazione.
(La terrazza Martini ad Expo)
Punto di ritrovo ad Expo, comunque, è sempre la Terrazza Martini creata da Pininfarina e ubicata al secondo piano di Padiglione Italia, 400 metri quadri con affaccio diretto su piazza Italia e sul Decumano. Dove il rito dell'aperitivo è vissuto in un ambiente unico organizzato in aree che offrono atmosfere legate ai diversi volti del mondo Martini, facendo vivere molteplici esperienze spaziali ed emozionali a cui ci pensano 4 bartender ad offrire diverse proposte della casa torinese come Martini Royale bianco o rosato, il Martini Tonic, i classici Americano e Negroni, l’intramontabile Martini cocktail o una flûte di Prosecco in abbinamento a una selezione di finger food per tutti i palati, di rigorosa provenienza italiana. Insomma, l’ambiente giusto per approfondire la conoscenza dell’affascinante mondo del bere miscelato grazie alla scoperta di alcune delle essenze botaniche usate per preparare la ricetta segreta e immutata nel tempo, che viene personalmente trasmessa da ogni Masterblender al suo successore per assicurarne l’eccellenza che da decenni ha reso celebre il vermouth italiano nel mondo. Con ogni azienda che custodisce le proprie ricette segrete e immutate nel tempo. Nel caso di Martini, per esempio, sono più di 500 i campioni di erbe aromatiche che passano ogni anno al vaglio attento del suo master herbalist Ivano Tonutti, che insieme al master blender Beppe Musso, garantiscono la tradizione che risale a Luigi Rossi, erborista e socio fondatore dell’azienda insieme ad Alessandro Martini, commerciante di vini e Teofilo Sola, contabile della ditta.
Michele Pizzillo