Lo stellato del Cappero del Therasia Resort di Vulcno ama costruirsi da solo i supporti per le sue creazioni culinarie
Era novembre dello scorso anno quando è arrivata la notizia ufficiale della prima stella Michelin, ma l’attività del suo ristorante si era già conclusa per la chiusura stagionale.
Da allora i gourmet lo aspettano al varco e Crescenzo Scotti non si è fermato un attimo. Il suo è stato un inverno laborioso trascorso ad ideare piatti, non solo nel senso delle pietanze. Il creativo chef ischitano, infatti, ama progettare il menu del Cappero, ristorante una stella Michelin del Therasia Resort di Vulcano, nell’arcipelago delle Eolie, a cominciare dai supporti. Alcuni li forgia con le sue mani partendo da legno, vetro, terracotta. Una creatività a trecentosessanta gradi che lo ha portato a pensare prima e realizzare poi, una linea tutta nuova che spazia dalla tegola alla pala di fico d’india, dal remo al mortaio, passando per spirali e cucchiai giganti.
Contenitori e contenuti nascono nella sua mente nello stesso momento e poi si sviluppano ciascuno per la propria strada per poi ricongiungersi sul tavolo dei commensali.
“La mia idea è quella di eliminare del tutto i piatti di porcellana dal ristorante – ammette lo chef – ed avere una linea esclusiva del Cappero. Al momento ne abbiamo tredici tutti diversi e nelle nostre intenzioni c’è anche di fare un negozietto all’interno del resort per venderli”.
Il piatto a forma di remo, ad esempio, è nato per accogliere una triglia in verticale con carciofo di Menfi e crema di cicerchia. Il mortaio è stato pensato per il risotto alla parmigiana di melanzane. La cassettina di legno sarà utilizzata per servire il pane. Lo scrigno per il dolce.
Restano in carta alcuni piatti che fanno parte della storia del ristorante, come ad esempio, il cappuccino di astice ma il menu è stato riveduto e corretto “accentuando i contrasti”.
Sono nati così “Mare in sfoglia”, un hamburger di scampo in panino soffice, melanzana sfogliata con crudo di calamaro e crudo di pomodoro, basilico e il wafer con tartare di ricciola; i “Mezzi paccheri rossi” alla crema di scampi e gamberi con fava cottoia di Modica croccante e mosaico di crudi di mare; il “Fish & chips” in oliocottura con un’altra delle novità della stagione stellata, il gelato, in questo caso al gazpacho al pomodoro.
E non poteva mancare il piatto simbolo, quello di cui lo chef in questo momento va più fiero perché riassume i suoi anni di lavoro al Therasia Resort, dall’arrivo ad oggi: “Si chiama “Percorso” ed è la mia storia – dice – . L’ho immaginato come una spirale che dà l’idea dell’universo, all’interno della quale ci sono sette assaggi di sette piatti a cui sono particolarmente legato. Sono sette tipi di pasta con cotture diverse e condimenti differenti”. Una bella sfida.
Il Therasia Resort aprirà i battenti domani per l’avvio della nuova stagione.
Al ristorante Il Cappero, anch’esso con un look rinnovato e una cucina a vista, si stanno mettendo a punto le ultime cose e sarà pronto ad accogliere i clienti a partire dal 25 aprile. E intanto si ragiona già sulla prossima stagione invernale e sull’ipotesi di un Cappero anche sulla terraferma: in ballottaggio Palermo e Catania.
Clara Minissale
Therasia Resort
Vulcano - Isole Eolie
tel 090 9852555
info@therasiaresort.it
Ecco i nuovi piatti
Cassettina: post dessert
Tegola: tonno,tonno&tonno
Cucchiaione: guancia di vitello
Fico d’india: gambero al cubo
Mare: mare in sfoglia
Spirale: percorso
Remo: triglia
Mortaio: risotto alla parmigiana di melanzana