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La novità

La rivoluzione dei calici: addio vetro o cristallo. A Torino presentati quelli infrangibili

24 Maggio 2016
calici_soffiati calici_soffiati

Sono fatti con un materiale che assomiglia alla plastica, ma brillano come se fossere calici tradizionali. E gli esperti assicurano: “Il vino non subisce alterazioni”

di Michele Pizzillo

Li guardi e commenti “come sono belli questi calici”. Li prendi in mano e scopri che non sono di vetro e tanto meno di cristallo. Sono di plastica, diciamo. 

Perché non sono proprio di plastica, ti racconta che li ha ideati o, comunque, li coccola nel presentarli ai potenziali clienti, Alberto Conti, marketing & style manager di Gold Plast, un’azienda che “da più di 30 anni è leader nell’ideazione e commercializzazione di accessori per la tavola di alta qualità destinati ai professionisti della ristorazione e ai consumatori più esigenti – raccontaDomenico Zaccone, presidente e ceo di Gold Plast -. La nostra missione è innovare nel solco della tradizione per trovare soluzioni in grado di soddisfare le esigenze dei clienti. Proprio come fanno i nostri nuovi calici soffiati.” Calici che sono frutto dell’incontro di una tecnologia millenaria come il soffiaggio e un co-polimero tecnologicamente avanzato, che vestono un materiale di ultima generazione nelle tradizionali forme dei calici di vetro.


(Domenico Zaccone)

Siccome provare è più convincente che spiegare, i manager di Gold Plast hanno “convocato” un po’ di persone tra professionisti della ristorazione e del vino e un po’ di giornalisti in un posto bellissimo come la Palazzina di Caccia di Stupinigi, a Torino, dove è anche in corso la mostra “Regine & Re di cuochi”, la prima dedicata alla cucina italiana d’autore e ai suoi protagonisti, per  presentarela nuova linea di “Calici Soffiati Gold Plast”, coinvolgendo, in questo incontro fra l’innovazione di questo prodotto e la tradizione che da sempre caratterizza il mondo del vino, due signori che vivono scrivendo del nettare di Bacco, per dirla all’inglese, due Wine Writer, Giampaolo Gravina e Fabio Rizzari, già collaboratori della Guida dei Vini dell’Espresso, insieme ad Alberto Conti.
C’è da dire che i due wine writer, e chi li ha “ingaggiati” per la presentazione, si sono trovati d’accordo nell’affermare che il vino servito nei nuovi calici non subisce nessuna modificazione. E, quindi, il vino si può tranquillamente degustare con i calici soffiati di Gold Plast con, in più, la sicurezza che i bicchieri non si rompano. D’altronde la differenza di prezzo tra questo prodotto innovativo e il bicchiere di vetro, a quanto pare è veramente minima: “Fa la differenza solo l’infrangibilità del nostro prodotto rispetto al vetro”, dice Conti.

Così, il gruppo di persone invitate per dare il “benvenuto” alla nuova “invenzione”, ma a noi è sembrato di essere stati scelti come cavie, è stato accompagnato nel bistrot annesso alla mostra che racconta la storia della cucina italiana, servito qualche antipastino e un buon risotto e lasciati liberi di scegliere cosa bere tra acqua, succhi di frutti, bibite e tre ottimi vini: Erbaluce di Caluso fermo e la versione bollicine e un Barbaresco di tutto rispetto. Con i dirigenti di Gold Plast soddisfatti – almeno così ci è sembrato guardandoli con la coda dell’occhio per non farci notare troppo – di vedere i loro ospiti che facevano roteare il vino nei calici soffiati che avevano sostituito il tradizionale vetro e che commentavano sulla genialità dell’idea.

Entriamo nei dettagli. La linea “calici soffiati drink safe” propone sei calici in diverse forme e dimensioni per ogni esigenza: vino rosso o bianco, fermo o frizzante, cocktails e spirits. Completano la gamma il bicchiere senza stelo per acqua e bevande analcoliche e la brocca. Leggeri e infrangili, dal design curato in ogni dettaglio, i “calici soffiati” nascono con l’intento di rispondere alle nuove tendenze del food, offrendo una soluzione di classe, e pratica allo stesso tempo, per le aziende di catering per esempio; ma anche ad antichi tram trasformati in location esclusive, ristoranti costruiti su gru per cene mozzafiato, eventi di degustazione all’aperto nelle principali piazze italiane, pic-nic dal tono chic: sono tutte situazioni dove l’eleganza da sola non basta più.
“I nostri Calici Soffiati non opacizzano, non si crepano e sopportano fino a oltre 300 lavaggi in lavastoviglie senza perdere la loro lucentezza: grazie a queste caratteristiche, sono capaci di stupire e conquistare tutti – dai professionisti del settore food ai consumatori – e si prestano a moltissime occasioni d’uso, da cene raffinate al ristorante a momenti di convivialità con gli amici e la famiglia”, spiega Zaccone. Con Conti che aggiunge: “Non solo estetica ma anche sicurezza: i Calici Soffiati Gold Plast sono Bpa free (il materiale che tanto tempo fa le autorità sanitarie avevano vietato nella produzione di biberon) e riciclabili al 100%. La trasparenza, il comportamento al contatto con l’alimento – sia esso vino o qualsiasi altra bevanda – rimangono invariati e garantiscono elevate performance in qualsiasi condizione di utilizzo”.  Ad affiancare i Calici Soffiati c’è la Collection di Gold Plast che comprende anche bicchieri da cocktail trasparenti e colorati, pinte e boccali da birra, tumbler e caraffe per l’acqua, con o senza coperchio.

Tutti prodotti che l’azienda creata più di 30 anni fa da Vincenzo Magri ad Arcisate, in provincia di Varese, vende in 39 paesi del mondo, mettendo in mostra l’espressione di una creatività tutta italiana ed una capacità produttiva di respiro europeo grazie ad mix equilibrato di ingredienti strategici che ne fanno un simbolo di innovatività: tecnologia, ricerca, design, qualità, cura del dettaglio, ricchezza di gamma.
E, non trascorrerà molto tempo, che a rivoluzionare il calice soffiato, sarà un ulteriore assottigliamento del bordo. Allora sì che non ci sarà differenza con quelli di cristallo, dice Gianluca Magri, figlio del fondato dell’azienda e ora direttore commerciale di Gold Plast che, nel frattempo,
ha creato due filiali commerciali, a Chiasso in Svizzera e a Norwalk, negli Stati Uniti – per supportare l’espansione nei mercati stranieri.