di Alessia Zuppelli
Come il Giasone degli Argonauti alla riconquista del vello d’oro, Edoardo Strano ha reinventato in chiave romanzata sotto nomi di fantasia le imprese del nonno e di altri suoi contemporanei, i quali dall’agro etneo si spostavano negli anni ’60 alla conquista del “Continente” con gli agrumi della propria terra.
Gli Etnauti, Don Rico e Tonio Giaconte in arte sensale, protagonisti dello storytelling dei “Liquori dell’Etna”, hanno rappresentato quella generazione di agricoltori e commercianti che nei decenni passati del secolo scorso hanno fatto della ricchezza della terra quella professionale e personale, sottraendola con arte e impegno, come racconta Edoardo Strano, a tutte quelle famiglie nobiliari che con i loro possedimenti dominavano la scena alle pendici dell’Etna. Le avventure agricole rivivono nella carta velina, dalla consistenza simile a quella utilizzata per gli agrumi, che avvolge ognuna delle proposte liquoristiche di questo nuovo progetto, raccontando attraverso fumetti il fermento della grande impresa degli Etnauti. I liquori dell’Etna sono dunque infusi di memoria, che rappresentano il prosieguo dell’avventura non solo degli Etnauti, ma soprattutto di Edoardo, che grazie anche al suo liquorista Ivan Scavo, ha reso omaggio a quell’antica tradizione contadina etnea, ai loro frutti, al frutto del loro lavoro.
Gli agrumi utilizzati per i liquori al limone e all’arancia provengono dalla stessa azienda, in contrada San Martino a Misterbianco, la frutta da diverse realtà etnee dislocate in varie contrade. Il sapore di un tempo passato rivive nella particolare forma della bottiglia, che ricorda i flaconi degli sciroppi esposti un tempo nelle farmacie, e nelle illustrazioni che mostrano storie e suggestioni storico locali, non solo legate a a Don Rico e al sansale, ma anche alle personalità cristiane che animano gli animi religiosi etnei ancora oggi, come Sant’Agata e Santa Barbara. Gli assaggi condotti dal liquorista nel moderno palmento dell’azienda hanno rivelato una linea di liquori agricoli dove il sapore di ciascun frutto e agrume è perfettamente integrato sia con una presenza di zuccheri moderata che con una giusta componente alcolica, vol. 30% al punto di evocare al naso e al palato non solo sorprendente armonia gusto olfattiva ma la delicatezza di un infuso. Del resto, come nota Ivan Scavo, il procedimento di lavorazione è parzialmente simile a quella dei tè. La temperatura di servizio suggerita per questi liquori è di circa 6/8°. Dai 5° gradi in giù, invece, quelli agli agrumi. Di seguito gli assaggi.
Fico d’India
Composto da diverse tipologie di Fico d’India provenienti da Santa Maria di Licodia in contrada Distacco si presenta con un colore molto chiaro e trasparente, data la presenza maggiore di quello di colore bianco. Al naso profuma di fiori, quasi come una colonia sembra un profumo. Corrispondenza molto delicata anche al sorso. Di piacevolissima beva, a tutte le ore è un liquore da tenere nel proprio angolo bar, magari per un twist siciliano del classico spritz o in miscelazione per un sour.
Mela
Il liquore alla mela è prodotto con i frutti della varietà Delizia, provenienti da contrada Melia a Ragalna. Il colore leggermente torbido è testimonianza di un processo di lavorazione artigianale e autentico dove i sentori e i sapori della frutta risaltano al naso e al palato. È un liquore dai profumi “polposi” accompagnati da un sorso che testimonia l’affascinante biodiversità del territorio etneo.
Pera
La pera coscia è profumo dell’infanzia e della memoria per ogni etneo, quasi al pari degli agrumi. Immancabile dunque in questa linea di “infusi” il liquore prodotto con la pera coscia proveniente dalla stessa località della mela. Naso inconfondibilmente dolce e “polposo” come la mela, e dal sapore leggero.
Limone
Da limoni varietà primofiore prodotti in azienda a Misterbianco, questo liquore racchiude i profumi e i freschi sapori di questa varietà, della freschezza, e della Sicilia. Un must have per tutti.
Arancia
La Tarocco Gallo è la varietà di arancia tardiva che rappresenta la Sicilia. Il liquore di arancia ne ricorda soprattutto la profumatissima scorza anche nei suoi diversi riutilizzi nella tradizione, come l’arancia candita o la scorzetta ricoperta al cioccolato. Pieno al naso e negli odori che richiamano le campagne da dove gli Etnauti hanno iniziato le loro imprese.
Mandarino
Prodotto a Catania con Mandarino Marzola, in contrada Blanco è il più persistente fra tutti i liquori. Le scorze di mandarino in infusione in alcol per sessanta giorni donano particolare intensità, come solo – forse – il mandarino sa offrire.