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La novità

Il cioccolatino? Componilo da solo in casa: ecco “Shockino”

23 Febbraio 2016
Piergiorgio_Carozza Piergiorgio_Carozza


(Piergiorgio Carozza)

di Michele Pizzillo

Le combinazioni di gusto sono 216. Ma, questo è possibile solo grazie ad una formula che parte da tre elementi: design italiano, arte del cioccolato artigianale, qualità delle materie prime; senza trascurare il genio italiano, in questo caso rappresentato da due 37enni, il molisano Piergiorgio Carozza e il sardo Gabriele Cossu, entrambi laureati in disegno industriale presso il Politecnico di Torino.

Cosa hanno inventato questi due brillanti designer? Un cioccolatino di 14 grammi di peso che, però, lascia la possibilità al consumatore di scegliere i gusti e di comporlo al momento del consumo. Così, al piacere di mangiare un ottimo cioccolatino, si aggiunge anche il piacere di poter scegliere gli ingredienti – non prendiamola troppo alla lunga e diciamo subito il nome: Shockino – sino alla possibilità di poter arrivare a 216 combinazioni di gusto.
Come è possibile? Lo spiega Carozza, presentando shockino a Milano: c’è una base, un anello esterno e un perno che chiude il tutto, ed è realizzato artigianalmente con la tecnica della ganache, per quanto riguarda il ripieno della base e dell’anello esterno: Il cuore centrale invece è caratterizzato da una combinazione di granelle come pinoli, noci e nocciole”. E con il cioccolato, sia al latte sia fondente al 72%, disponibile in 18 gusti che richiamano le specialità territoriali italiane, ma anche internazionali. Mentre le tipologie di confezioni sono tre: da 36 elementi per comporre 12 cioccolatini con una variante di 216 mix; da 9 elementi per crearne 3 con 27 mix possibili e il mono-mix per una sola pralina. Ogni confezione, logicamente, è studiata ad hoc per contenere i singoli elementi. La più grande, un box a più piani, ha all’interno 19 card con la storia e le curiosità di ogni gusto e la provenienza del blend del cioccolato. Inoltre due mappe consentono di identificare i singoli gusti all’interno di ogni vassoio.

Come funziona la composizione del cioccolatino? E’ tutto spiegato sulla confezione, in tre semplici mosse. Si sceglie la base del gusto preferito (tra cannella del Madagascar e nocciola di Giffoni, arancia di Sicilia e il vino Tintilia del Molise, peperoncino di Calabria e il mirto della Sardegna); si aggiungono gli anelli (da scegliere tra menta di Pancalieri, bergamotto di Calabria, maraschino del Veneto, latte, gianduja, cioccolato fondente) e si chiude con il perno, che funge da copertura, che comprende i gusti di caffè mono-origine del Guatemala, noce di Sorrento, liquirizia di Atri, pinolo di Pisa, nocciola tonda gentile delle Langhe, pistacchio di Bronte. E il gioco è fatto.
Ed è un gioco talmente originale, che dopo qualche mese dalla creazione di shockino, Carozza e Cossu, l’anno scorso hanno ricevuto la menzione d’onore, nella categoria food design, alla prima edizione internazionale di Adi Compasso d’oro, come prodotto innovativo.

Dopo esperienze lavorative nel campo della comunicazione per Carozza e in Fiat Auto e nelle vetrerie Bormioli per Cossu, nel 2005 fondano insieme Officina Quack. Lavorando con La Molisana, il Caffè Camardo, Pernigotti oltre che ideare e ingegnerizzare nuovi concept di prodotto e di sviluppo di reti in franchising, prima di mettere in cantiere, alla fine del 2014, il progetto Shockino Mix Experience per lanciare sul mercato la pralina componibile in collaborazione con D’Abate, pasticceri e artigiani molisani del cioccolato in attività dal 1969.
Oggi le confezioni di Shockino sono disponibili in molti locali di Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Veneto e, ovviamente, Roma e Milano. Ma, anche online, sul sito www.shockino.it. Inoltre, shockino è gluten free.