(Chiara Rota)
di Michele Pizzillo, Milano
Una storia che si potrebbe raccontare in questo modo: seleziono il miglior cioccolato prodotto a Modica, lo porto a Bergamo, lo affido ad un bravo chef che, dopo una lunga serie di prove, mi porta una mousse al caramello salato con cremoso di cioccolato di Modica Igp.
E dato che mi trovo in Sicilia, perché non fare un salto a Bronte per scegliere i migliori pistacchi e, nel contempo, incaricare a un bravo artigiano di preparare dell’ottima marmellata di clementine? Lo chef di fiducia mette subito a punto una torta mousse al pistacchio, cioccolato di Modica Igp e marmellata di clementine. Due prodotti pronti per varcare i confini nazionali, per essere preparati ovunque. Perché My Cooking Box, mette in un bellissimo box tutti gli ingredienti necessari e perfettamente dosati per la realizzazione, dappertutto, di piatti seguendo la ricetta di uno chef, inserita all’interno della box insieme agli ingredienti. A fondare questa start up diventata leader nel mercato del meal kit delivery, è stata Chiara Rota, giovanissima ingegnere gestionale che fra i suoi compiti, nell’azienda dove lavorava, aveva anche quello di accompagnare gli ospiti stranieri a colazione. Che, innamorandosi dei piatti consumati, chiedevano la ricetta e prima di partire acquistavano anche gli ingredienti per preparare il piatto a casa propria. Al momento della preparazione del piatto venivano fuori gli intoppi e la prima persona che contattavano era proprio Chiara. Da qui l’idea di fare qualcosa che facilitasse la possibilità di poter preparare ovunque i grandi piatti della cucina italiana, con a disposizione gli ingredienti necessari, opportunamente dosati.
Un successo tale da attirare, adesso, l’attenzione di Cameo che ha deciso di investire in My Cooking Box per entrare nel mercato del meal kit attraverso una nuova linea di prodotti che sarà lanciata sul mercato fra qualche settimana. Perché, dice Margit Gamper, executive marketing manager di Cameo “la nostra è un’azienda con prodotti storici e tradizionali, ma con un’attenzione costante verso l’innovazione e le nuove tendenze di mercato. In tema di food la startup declina questi aspetti in modo creativo e originale. Per questo abbiamo scelto di accompagnare la crescita di My Cooking Box. Nel cofanetto sono racchiusi non solo i nostri nuovi prodotti, ma anche i valori che l’azienda esprime, tra cui lo spirito di condivisione, la gioia dell’offrire e dell’inventare insieme ricette gustose e uniche”.
(La box con gli ingredienti per preparare le busiate alla trapanese)
E sì, perché My Cooking Box propone anche una serie di piatti che rappresentano un ideale viaggio nelle ricchezze gastronomiche italiane, attraverso gli ingredienti necessari per la preparazione di ricette regionali come, tanto per fare qualche esempio, la fileja calabrese e le busiate alla siciliana, i pici toscani e i mezzi paccheri campani. Tutto questo ben di Dio adesso sbarca nel capoluogo lombardo, con il primo flagship store monomarca My Cooking Box, che Chiara Rota ha deciso di aprire a Milano (piazzale Baracca 10). Qui, basta cercare tra gli scaffali per trovare le ricchezze culinarie italiane, come il box della cena siciliana o pugliese, oppure provare una pizza gourmet con alici, tartufo, caponata e mandorle. E per finire, le sweet box dove cimentarsi nella preparazione della Torta Mousse al Pistacchio o del Dessert ai Tre cioccolati. “L’apertura del primo monomarca a Milano, città diventata negli ultimi anni un riferimento per l’Italia nel mondo, rappresenta un passo fondamentale per la conoscenza del brand, non solo per i clienti italiani, ma anche per quelli stranieri”, afferma la fondatrice di My Cooking Box. Nel frattempo la start up bergamasca ha lanciato una raccolta fondi per realizzare diversi progetti orientati a un’espansione globale, partendo dall’apertura di diversi punti vendita monomarca, dopo quello pilota appena aperto nel cuore di Milano. Che “è la prima tappa di un percorso di respiro internazionale, che prevede la nascita di nuovi store nei principali mercati chiave per il marchio”. Si tratta di altri quattro monomarca diretti in Germania e Gran Bretagna e di altri trenta in franchising distribuiti in tutta Europa.