Lettori milanesi e dell'hinterland cominciate a familiarizzare con termini del tipo “Am burgher”, “Cis Burgher”, “Eg Burgher”, “Cicchen Burgher” o “Shek Burgher”.
Quell'inglese-non inglese che è ormai la lingua ufficiale di casa “Fud” il locale gastronomico ideato, voluto e pensato dalla mente geniale di Andrea Graziano. Che, dopo Catania, Palermo, Fud Off sempre nel capoluogo etneo, varca lo Stretto di Messina e “vola” a Milano, la città più multiculturale e alla moda di Italia. In via Casale, all'angolo con i Navigli, in piena movida. Il locale, che sarà inaugurato nella seconda metà di giugno, sarà identico ai “fratellini” di Palermo e Catania anche se, come spiega lo stesso Andrea, “ci sarà sempre un tocco lombardo sia nella scelta dell'arredamento che nell'utilizzo dei materiali”. A curare l'allestimento, così come aveva fatto sia per Fud Catania, che per Fud Palermo che per Fud Off, sarà l'architetto André Balla. Il locale scelto era un'antica falegnameria. Via Casale, tanti anni fa, era zona di falegnami e carbonari. Il progetto prevede che alcuni elementi architettonici di quell'epoca, vengano mantenuti per rendere più affascinante il nuovo store. Graziano, nel suo Fud milanese, porta con se tutti e 50 produttori che fin dall'inizio hanno creduto nel suo progetto: “Adesso lo possiamo dire – dice – Si è chiuso un cerchio; abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati con i due locali di Palermo e Catania aperti in luoghi non semplici sotto tanti punti di vista, ed era giusto festeggiare ampliando i nostri orizzonti e cercando di rendere il nostro marchio un po' più internazionale. E non potevamo fare scelta diversa da Milano”.
(Andrea Graziano con Vittorio e Saverio Borgia)
Il menu è ancora segreto. Ma Andrea rivela: “A grandi linee proporremo i nostri “cavalli di battaglia”, i nostri piatti che sono piaciuti grazie ai prodotti eccellenti scrupolamente selezionati. Ma inseriremo delle novità legate al territorio milanese di cui non vi posso parlare”. Andrea, in questo progetto, è socio con i fratelli Vittorio e Saverio Borgia che conoscono molto bene Milano, avendo aperto, qualche tempo fa, BioEsserì, un ristorante/caffetteria che serve esclusivamente prodotti biologici. I lavori fervono. Nel locale di via Casale è un continuo via vai di camion e operai. Obiettivo: aprire entro la seconda metà di giugno, per affrontare l'estate e tastare il polso dei milanesi. In una zona “strapiena” di locali. All'interno saranno installati anche i tavoli sociali ed è prevista anche la creazione di uno spazio fuori per far sistemare i clienti sotto ad un gazebo.
C.d.G.