di Michele Pizzillo
Lo chef La Mantia torna in piena attività dopo la forzata chiusura del ristorante milanese “Filippo La Mantia Oste&Cuoco” a causa della pandemia.
E, torna, da oggi, sempre con la stessa insegna, ma in una location particolare, il Mercato Centrale di Milano aperto due anni fa in un’ala della stazione centrale meneghina, dove sono presenti una serie di botteghe che propongono prodotti alimentari prevalentemente di fattura artigianale. Una collocazione che collima perfettamente con il concetto di mercato per raccontare una filosofia che vuole rendere il cibo alla portata di tutti, ha sottolineato il cuoco palermitano nel corso dell’anteprima del suo “rientro” in attività, fresco anche del massimo riconoscimento che il Comune di Milano assegna ai cittadini benemeriti, l’Ambrogino d’Oro, per aver cucinato per il personale di un grande ospedale cittadino, il Niguarda, durante il difficile periodo della pandemia.
(Filippo La Mantia e Umberto Montano)
L’opportunità per il ritorno di La Mantia a Milano è arrivata con la chiamata da parte di Umberto Montano, inventore e Presidente di Mercato Centrale (il primo è stato aperto a Firenze nel 2014, poi sono seguiti Roma, Torino e il 2 settembre 2021 Milano) che ha sottolineato: “La Mantia è un amico che a pieno titolo si colloca fra i grandi professionisti del nostro Paese. Il Mercato Centrale è fiero di annoverarlo fra i suoi artigiani migliori. Benvenuto caro Filippo, con tutto l’affetto che sai”. E, il cuoco palermitano, a quanto pare, non si è fatto pregare più di tanto, perché aveva voglia di riproporre la Sicilia con le sue mille tradizioni, i colori, i profumi e con una squadra tutta nuova perché, ha spiegato “mercato per me è luogo di scambio e di aggregazione, il luogo da cui sono partito e quello a cui faccio ritorno. Questa apertura rappresenta una grande scommessa, una sfida che ho deciso di cogliere. Il Mercato incarna alla perfezione le mie radici e racconta la mia filosofia, che ruota attorno allo scambio, al legame con la mia terra d’origine, ma allo stesso tempo all’assenza di confini, soprattutto quando si tratta di creare. Ogni giorno, qui, è il mio primo giorno, mi ritrovo davanti nuove sfide, nuove opportunità e nuove scoperte da abbracciare con ritrovato entusiasmo”.
Infatti nei 140 metri quadrati progettati dallo studio Lissoni & Partners, con 80 coperti, le materie prime utilizzate arriveranno tutte dalla Sicilia per proporre un menu fedele alla stagionalità che La Mantia ha studiato con il coinvolgimento del suo sous chef, Michele Marrone e, quindi, caponata di melanzane, arancina, macco di fave e sarde alla beccafico, spaghetti alla Norma, pasta mista con patate, piselli, caciocavallo e polpettine in umido, couscous con ragù di totano, bucatini con le sarde e l’anelletto palermitano con vongole, pesto di pistacchio e carciofi fritti. I secondi accontentano sia gli amanti della carne che quelli del pesce, tra involtini di vitello, agnello con mela renetta e carciofi, arrosto panato e falsomagro “aggrassato” alla palermitana, fino ad arrivare agli involtini di pesce spada, il cubo di baccalà e la parmigiana di pesce spatola. Ben variegata la carta dei dolci, divisa tra una sezione dedicata alla tradizione – con cannolo alla ricotta e cassata palermitana – e una dedicata all’innovazione, firmata da Luca Cimatti e Anna Lorato, che include pavlova, biancomangiare alle mandorle con couscous dolce e gelo di arance.
La caponata, poi, sarà protagonista di un’iniziativa a scopo benefico: per ogni piatto venduto, 1 euro sarà devoluto per sostenere l’impegno umanitario della Croce Rossa di Milano. Mentre lunedì 11 aprile il locale ospiterà una serata all’insegna del cous cous perché sarà presentata la prossima edizione del festival che si svolge nel mese di settembre a San Vito lo Capo in provincia di Trapani. Il servizio del ristorante avrà una doppia formula: a pranzo il buffet a prezzo fisso, assistiti dello stesso La Mantia e dal personale di sala; a cena, una carta semplificata ma ben presenti i “cavalli di battaglia” della tradizione siciliana. Non solo cibo: nel nuovo ristorante troveranno spazio anche le altre passioni dell’oste e cuoco: la fotografia in primis, con una selezione di scatti del fotografo Gianmarco Chieregato in esposizione permanente, e la musica, con un pianoforte per concerti dal vivo. E, confida Montano: “Speriamo di superare i danni provocati dal Covid specialmente per il nostro settore e che molti nemmeno immaginano. Senza dimenticare che in un settore dove aggregazione, abbracci, baci, sorrisi sono fondamentali, in due anni li abbiamo persi tutti. Chissà se riusciremo a recuperarli”.
Filippo La Mantia Oste&Cuoco
Presso Mercato Centrale di Milano, primo piano
Via Sammartini 2 – Milano
T. 02 37928410
https://www.mercatocentrale.it/milano/
Aperto tutti i giorni, a pranzo dalle 12 alle 15 e a cena dalle 19,30 alle 23
Carte di credito: tutte
Parcheggio: noe Pizzillo