di Fabiola Pulieri
D'estate l'esodo dei romani verso i luoghi di vacanza inizia da maggio e tra le mete più gettonate c'è sicuramente la Sicilia, Palermo in primis, ma quest'anno la tendenza è cambiata, si sono invertiti i poli e la Sicilia si è trasferita a Roma.
Sulle sponde del Tevere, in zona Ponte Milvio, dal 18 giugno è approdato “Siculo”, il sicilian temporary restaurant nato da una costola di Scialo, il famoso ristorante di via Notarbartolo a Palermo, che resterà nella capitale fino al 30 settembre. Durante la presentazione alla stampa qualche sera fa a cena, uno dei due titolari, Paolo Calò ha detto: “Per noi non è una novità, abbiamo solo cambiato meta. Negli anni passati, infatti, Scialo dopo la chiusura a giugno, è sempre stato itinerante: a Vulcano e a Lipari. Quest'anno, quando tramite un amico abbiamo saputo della possibilità di venire a Roma, abbiamo abbandonato i lidi isolani per una traversata più lunga verso la Capitale, a tentare una nuova avventura”.
(Paolo Calò)
Da Siculo, ogni sera, la brigata siciliana porta in tavola i prodotti e i piatti tipici e tradizionali di questa fantastica terra: dalle arancine alle crocchette di patate, dalla caponata alle sarde a beccafico, al crudo di gamberi rossi di Mazara del Vallo, ai salumi e formaggi siculi.
Continua Calò: “L'idea è quella di un test e il pubblico romano sta rispondendo con entusiasmo, ogni sera aggiungiamo coperti e aumentano le richieste, quindi la prospettiva può essere più lontana e guardare all'inverno con una nuova location e nuove proposte in stile palermitano. Stiamo valutando, è tutto in divenire”.
Tra i primi piatti proposti da Siculo a Ponte Milvio ci sono: anelletti al forno, bucatini con le sarde, spaghetti con i ricci o busiate alla trapanese; e come secondi: pesce spada alla ghiotta, tonno rosso in agrodolce, arrosto panato alla palermitana o involtini di carne alla siciliana. Immancabili nel menù i golosissimi dolci siculi: cannoli, cassate, cremolose, gelo di melone, il tutto accompagnato dai vini dell'azienda “Judeka” (Grillo, Nero d’Avola e Syrah) nata a Caltagirone, nel 2007 dall’idea di un gruppo di giovani imprenditori Siciliani, capitanati da Valentina Nicodemo.
Non manca lo street food: panelle e crocchè, arancine e sfincione, per una pausa veloce con cui assaporare l’essenza più vera della Sicilia e poi c'è un'area riservata all’aperitivo e al cocktail bar che accoglie live music e dj-set.
I due titolari-imprenditori, Paolo Calò e Baldo Milotta, hanno pensato davvero a tutto ed hanno allestito anche un ben fornito punto di vendita con i tipici prodotti siciliani, molti dei quali fanno parte della linea, creata da loro, che porta lo stesso nome del ristorante “Scialo” di Palermo. Tra un aperitivo, una cena, un assaggio e tante chiacchiere al fresco, con un sottofondo musicale, il frinire delle cicale e lo scroscio delle acque del Tevere, si può tornare a casa con la sensazione di aver viaggiato verso la Sicilia ed essere ritornati portandosi via anche un souvenir gastronomico a scelta tra conserve di prodotti ittici (filetti e ventresca di tonno, paté di pesce spada e di tonno, acciughe arrotolate con mandorle, pistacchi o capperi, la caponata di tonno con carciofi o melanzane, i preparati al nero di seppia e con le sarde) o vegetali (pomodori secchi, capperi, paté di finocchietti oppure di carciofi e mandorle). Appuntamento dunque a settembre per il nuovo, e forse definitivo, indirizzo romano di Scialo.