di Fabiola Pulieri, Roma
Luci, colori, specchi, sorrisi e tanta allegria. Potrebbe essere un luna park, e in parte lo è in quanto a gioia e divertimento, ma in realtà è un “Best Bar” incluso nella lista dei nove bar migliori al mondo secondo Condè Nast e nel circuito internazionale Bond Point dal 2015.
E' il Chorus Cafè in via della Conciliazione 4 a Roma, un'esperienza diversa dai bar e ristoranti tradizionali. E' elegante, senza tempo, si affaccia su San Pietro, in un ambiente arredato in stile molto ricercato e seduttivo, un luogo dove entrare è l'equivalente di introdursi in una scena di un film o in una pagina di una rivista patinata. Dall'altra parte del bancone il sorriso, la simpatia e la gentilezza del personale mette a nudo l'anima del cliente e dà inizio al viaggio fatto di racconti e percorsi tra le bottiglie di rhum, gin, martini, liquori colorati e drink per tutti i gusti. Insomma una vera goduria per chi ama i cocktail ma anche per il palato visto che ai primi, preparati da Massimo D'Addezio, si accompagnano piatti in stile finger food, molto interessanti e altrettanto buoni, studiati e preparati dallo chef Andrea Sangiuliano.
Aperto già da qualche tempo la novità di quest'anno è che il 22 ottobre, inizieranno i corsi per bartender, professionisti della miscelazione. Un ambizioso progetto nato in collaborazione con Forma Camera – azienda speciale della Camera di Commercio di Roma – e Openjobsmetis Spa – unica agenzia di lavoro italiana quotata alla Borsa di Milano. L'idea a sostegno dei corsi è quella di creare nuovi professionisti del bere miscelato e nel contempo intercettare la richiesta in crescita di tante strutture, sviluppando una vera banca dati dei lavoratori del settore per favorire lo scambio di domanda e offerta. Il progetto infatti è nato per venire incontro alle richieste sempre in aumento da parte di cocktail bar, ristoranti, hotel e luoghi di intrattenimento di alto profilo che cercano personale e non lo trovano facilmente. La ricerca di personale competente e adeguatamente formato avviene oggi tramite il passaparola, ma non corrisponde sempre alla richiesta.
“Il bartender accoglie il cliente, è il biglietto da visita del bar. Con il suo sorriso, il suo modo di fare e la capacità di capire e anticipare chi siede al bancone fa la differenza nel servizio e nel giudizio finale. E' grazie alla capacità di entrare in contatto con chi ha di fronte che, ogni sera e sempre in modo diverso, si trasforma in uno psicologo e in moltissimi casi in un amico”. Con queste parole Massimo D'Addezio spiega il ruolo fondamentale del bartender all'interno di un cocktail bar e illustra quali sono le capacità da affinare, sia teoriche che pratiche, e tramite un corso mirato a creare figure professionali formate crea anche uomini capaci di entrare in empatia con l'anima di chi hanno di fronte. Il corso al Chorus Cafè di Roma avrà un corpo docente di altissima qualità e la partecipazione di due personalità affermatissime nel settore tra cui lo stesso Massimo D'Addezio (celebre bartender della capitale e Best Bar in the World nel 2009) e Gelasio Gaetani D'Aragona (fondatore della International Wine Accademy of Rome e profondo conoscitore dei mercati e delle dinamiche che regolano il commercio del vino internazionale). Durante il corso è previsto lo studio delle tematiche fondamentali riguardanti il mondo della miscelazione, le prospettive di mercato e l'acquisizione degli strumenti necessari per la gestione e l'organizzazione di un cocktail bar.
La prima edizione prevede 48 ore di formazione suddivise in due appuntamenti a settimana, il lunedì e il martedì, dalle 13 alle 17, per un massimo di 12 studenti scelti tra i candidati che possono inviare la loro richiesta direttamente all'Accademia Chorus di via della Conciliazione, 4 (info@accademiachorus.it). Metà delle ore di corso saranno dedicate alla merceologia e l'altra metà saranno riservate alla pratica. E' prevista già per il 2019 una implementazione dei corsi e due sessioni in contemporanea su Roma e Milano.