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La novità

Come un acino di uva diventa vino: apre il “Masi Wine Discovery Museum”

08 Settembre 2017
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Il nuovo spazio espositivo tutto dedicato alla scoperta del vino, presentato oggi a Lazise presso la Tenuta Canova dalla famiglia Boscaini, simbolo e ambasciatrice dell’eccellenza dell’Amarone in oltre 120 paesi del mondo

Trasformare la cultura del vino in emozione ed esperienza sensoriale per il visitatore, attraverso un percorso narrativo che eleva la storia di un brand a paradigma della civiltà millenaria della vitivinicoltura italiana. 

È il “Masi Wine Discovery Museum”, il nuovo spazio espositivo tutto dedicato alla scoperta del vino, presentato oggi a Lazise presso la Tenuta Canova dalla famiglia Boscaini, simbolo e ambasciatrice dell’eccellenza dell’Amarone in oltre 120 paesi del mondo. Un progetto, quello del Museo esperienziale del vino realizzato sul Lago di Garda, centro della ‘Masi Wine Experience’, fortemente voluto da Sandro Boscaini, presidente del primo brand vinicolo italiano quotato in Borsa. “Masi – ha spiegato Boscaini – si è sempre contraddistinta sul territorio, ma non solo, per il forte impegno nella divulgazione della cultura del vino italiano. E il Wine Discovery Museum chiude il cerchio arricchendo di ulteriori valori didattici ed emozionali Tenuta Canova, dove vino e cibo narrano l’arte antica del “saper fare qualità”. Si dà vita così a nuova forma di fruizione turistica emozionale e sensoriale. Il Museo trae origine dalla storia della famiglia Boscaini, giunta alla settima generazione, ma oggi viene consegnato alla memoria collettiva, come esempio tangibile della cultura della vite e del vino nelle nostre terre”.


(Sandro Boscaini)

Nelle sale espositive del “Masi Wine Discovery Museum” sono tracciati tre percorsi: dalla terra all’uva, dall’uva al vino, dal vino alla tavola. Clima, terreno, varietà dell’uva sono i temi rappresentati con pannelli descrittivi e fotografici e con un viaggio satellitare dal cielo alla terra per scoprire dove Masi ha portato e diffuso le proprie competenze viticole, dalla Valpolicella al Lago di Garda; dal Trentino a Valdobbiadene (TV); dal Friuli alla Toscana fino all’Argentina, integrato con riprese dal drone dei vigneti più significativi. Le tecniche enologiche introducono il secondo percorso dall’uva al vino con le fasi di vendemmia, appassimento in fruttaio, pigiatura, fermentazione, affinamento in botte e bottiglia. Tra le diverse tecniche da esplorare, quella dell’Appassimento, riconosciuta expertise di Masi: grazie a un emozionante video in modalità time-lapse si scopre in soli 40 secondi ciò che accade in tre mesi di Appassimento, e gli effetti principali del periodo di “laborioso riposo” delle uve. Il percorso prosegue nel cuore più scenografico del Museo: il grande tino da 50.000 litri (5 metri di altezza per 4,5 di larghezza), che ha maturato i vini di Masi per più 15 anni e che può ospitare fino a 15 persone per volta per un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente: in 3 minuti si vivono 7 giorni di fermentazione attraverso immagini, profumi e suoni catturati dal vivo.

Si segue poi il percorso del vino fino alla tavola attraverso la lunga maturazione in legni pregiati, l’imbottigliamento e il confezionamento. Sono mostrati in gigantografia i più emblematici vini Masi ambasciatori del brand e del territorio nel mondo. Al termine della visita ci si intrattiene nel salotto di casa Boscaini, uno spazio per scoprire la storia della famiglia, dalle sue origini (1772) ad oggi. In esposizione fotografie, premi e riconoscimenti, mentre un televisore d’epoca presenta gli “amici di Masi”: una selezione di immagini delle tante personalità internazionali particolarmente vicine al brand.

Prima del congedo, il binomio vino e cibo esalta la cultura enogastronomica con suggerimenti e proposte di abbinamenti, grazie anche alla raccolta di ricette creata in occasione del 50° compleanno del Campofiorin, a completamento della Masi Wine Experience di Tenuta Canova.

C.d.G.