Taglio del nastro l'1 giugno alla presenza del presidente francese Hollande
Sette anni per realizzarlo. Ma il risultato lascia senza parole. Oltre 14 mila metri quadrati di aree calpestabili, 55 metri di altezza, una cantina gigantesca.
Ecco a Bordeaux, finalmente, “Cité du Vin”, il primo museo del mondo dedicato al mondo del vino. Sarà il presidente francese Hollande domani a tagliare ufficialmente il nastro dell’opera e far aprire le porte al pubblico di questo museo nato per diffondere la cultura del vino.
Attirerà gli enoturisti di tutto il mondo. Andreas Larsson (miglior sommelier del mondo 2007) e Michel Rolland (“l’enologo volante”, consulente di molte grandi aziende del vino) hanno scelto le 14 mila bottiglie che si troveranno all’ultimo piano, sugli scaffali di Latitude20, 800 vini da 80 Paesi, Italia compresa (ne parlavamo qui). Il numero 20 evoca il ventesimo parallelo, sotto al quale i vigneti sono rari. Ogni etichetta avrà un codice a barre, scaricandolo si ottiene un video su storia e caratteristiche di quel vino (in inglese, con sottotitoli in francese, spagnolo e cinese).
La città di Bordeaux si aspetta “lo stesso effetto che il museo Guggenheim ha avuto su Bilbao”. Per questo è tra i finanziatori dell’opera da 81 milioni di euro, assieme a Unione europea, governo, Regione Aquitania, Consiglio Interprofessionale dei vini di Bordeaux (Civb) e Camera di Commercio e dell’Industria. E poi i privati: grandi aziende del vino e mecenati americani. Ci sono percorsi didattici sulla storia e i luoghi del vino.
All’interno tantissima tecnologia: immagini in 3D, profumi diffusi nelle stanze, 10 ore di video, schermi ovunque. Sono state ricostruite le terre del vino (tra i 22 all’ingresso per l’Italia c’è la zona del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene).
Costo del biglietto 20 euro, 50 per le famiglie, sconti per i bambini. Al piano del belvedere ci sono bar, cantina e ristorante.
C.d.G.