Novità assoluta a Taormina Gourmet 2021.
Mangiatorella, il più importante gruppo di acque minerali del Sud Italia, con fonti e stabilimenti di produzione che si trovano in Sicilia e in Calabria, presenta il lancio sul mercato della bottiglia di “acqua minerale naturale Cavagrande” in vetro a rendere da 75 centilitri. Si tratta dell’unica acqua siciliana, a chilometro 0, che si presenta in una veste ecologica ed elegante, per rispondere alle richieste di mercato dell’alta ristorazione ma anche del consumatore, sempre più attento e orientato alla sostenibilità ambientale. Il gruppo Mangiatorella, partner storico di Cronache di Gusto e da sempre presente alla kermesse di Taormina, spiega così nascita del progetto. “Avevamo già anticipato nel 2019 la linea adibita all’imbottigliamento di acqua Cavagrande in vetro – racconta Piero Federico, Ad del gruppo – e adesso pensiamo al lancio sul mercato a Taormina Gourmet. L’allestimento messo a punto si trova all’interno dello stabilimento di Cavagrande a Milo, in provincia di Catania. Cavagrande sarà l’unica acqua minerale naturale siciliana in vetro a rendere. La nostra è una scelta che nasce per rispondere alle esigenze del mercato Horeca sempre più attento alle eccellenze locali a “km 0”, ma in packaging eleganti e sostenibili”.
Le caratteristiche del vetro, che è naturale e riciclabile al 100%, e il servizio vetro a rendere, vanno a tutto vantaggio dell’ambiente. Adoperando più volte un contenitore, infatti, si limitano fortemente i materiali usa e getta e si adotta una scelta in linea con una sensibilità ambientale sempre più diffusa. La bottiglia poi sa farsi ammirare anche per la sua veste. Si presenta in vetro personalizzata, dal design slanciato e moderno, caratterizzata dalla presenta in rilievo dell’Etna, il vulcano dal cui grembo sgorga l’acqua e che ne testimonia la sicilianità. L’etichetta raffinata e originale dà un ulteriore tocco di prestigio. Si attende adesso la presentazione ufficiale alla manifestazione enogastronomica. Un passo in avanti per il Gruppo che a causa della pandemia ha dovuto rallentare il lancio.
“Certamente la pandemia ha colpito il settore l’Horeca. – spiega Federico – e il percorso di lancio si è rallentato, ma adesso siamo pronti. In generale il bilancio dello scorso anno è stato positivo, perché la Gdo ha compensato la perdita dell’Ho.re.ca e non ci sono state variazioni. Cresciuta invece la vendita con l’e-commerce che nei mesi di chiusura totale è cresciuta del 400 per cento. Chiaramente, si tratta di piccoli volumi, però da quel momento in poi qualcosa è cambiato. I comportamenti di acquisto hanno subito e stanno subendo variazioni e queste ultime sono sempre di più volte alla sostenibilità e alla tutela ambientale. Il 2021 è partito bene. Le vendite sono state crescenti sia per gli effetti climatici sia per il boom turistico. Il settore Ho.re.ca nei primi tre mesi estivi ha avuto una crescita del 10 per cento proprio come conseguenza delle presenze turistiche in Sicilia e al Sud. Ed infine c’è stato l’effetto degli eventi, dei matrimoni. Stimiamo un aumento sul fatturato, di circa 26 milioni di euro, che potrà oscillare tra il 5 e il 10 per cento”.
F.L.