di Michele Pizzillo
E’ conosciuto come un guru del training finanziario, Alfio Bardolla, nato a Chiavenna nel 1972, ma presto trasferitosi a Milano prima come studente all’Università Cattolica e poi come imprenditore con la creazione di un’azienda leader della formazione finanziaria personale in Europa.
E a Milano è iniziata la passione per quella che possiamo definire la mission per diffondere in Italia la vera caffetteria all’americana. Nel 2009, infatti, Bardolla crea l’American Coffee Company per aprire caffè all’americana con l’insegna Arnold Coffee. In sei anni ne ha aperto quattro, tre nel centro di Milano e uno a Firenze. In piena estate, poi, Arnold Coffee è “sbarcato” nella Stazione Centrale di Milano, dove lunedì Bardolla ha tagliato il nastro del suo quinto punto vendita italiano. Il negozio si trova in una location strategica, lo sottolinea lo stesso imprenditore appassionato della vera caffetteria all’americana “all’uscita est della Stazione Centrale, fronte pensiline taxi e a pochi metri dalle partenze degli autobus per gli aeroporti milanesi”.
(Alfio Bardolla)
Questo punto vendita è il primo sviluppato con un nuovo concept, dove i nuovi codici colore del visual, rosso e grigio, così come l’insegna più moderna e cosmopolita nonché i moodboard di prodotto e le immagini appese alle pareti “si fondono perfettamente con i valori dell' ‘americanità’ più vera – dice l’amministratore delegato di American Coffe Company – : libertà, energia, ironia, praticità e mobility. Il tutto in perfetta armonia con una vera ‘American Coffee Experience’, durante la quale il cliente è libero di trascorrere del tempo chiacchierando, rilassandosi, leggendo un libro o lavorando al computer”. Che sottolinea: “Arnold Coffee non smentisce il suo carattere unico nemmeno nella scelta di cibi dolci e salati: muffin, donuts, brownies, pancakes, le celebri torte al cioccolato e bagel farciti ben si coniugano con il gusto intenso delle bevande e dell’esclusiva miscela di caffè americano a marchio”, che motiva così la scelta di puntare su Milano come città cardine per il business avviato ormai 6 anni fa, e che oggi conta su un fatturato di circa tre milioni di euro.
L’apertura milanese fa parte di un piano di sviluppo che prevede l’inaugurazione di altri tre punti vendita entro il 2016, di cui uno in zona Pantheon a Roma e uno dalle parti di Santa Maria Novella a Firenze.
Altri sei nuovi negozi saranno aperti nel 2017 che “ porterà il fatturato di American Coffee Company a superare i 12 milioni di euro – dice Bardola -. Il piano di sviluppo della società prosegue infatti con la ricerca di nuovi negozi a Milano, e in città dove Arnold Coffee non è ancora presente come Venezia, Bologna e Torino, oltre ad altri tre nuovi punti vendita su Roma e ancora a due nuove aperture a Firenze, per affiancare quello in attività in via degli Avelli e l’altra insegna che dovrebbe essere collocata nei presso del Duomo. Puntiamo ad almeno 13 nuove location nei prossimi due anni, che porteranno all’assunzione di circa 130 persone”.
Si può dire, a questo punto, che arrivi o meno Starbucks in Italia, Bardolla continuerà a mettere insegne Arnold Coffee in tutti quei posti dove si ravvisano possibilità di successo per il negozio. E, poi, commenta: “auspichiamo che Starbucks arrivi presto: per noi sarebbe un grande vantaggio avere un’azienda così forte che apre il mercato della caffetteria all’americana. In tutti i paesi in cui Starbucks è entrato, i piccoli player organizzati se ne sono avvantaggiati e sono cresciuti”. Consapevole, anche, di essere agevolato, visto che èla prima catena italiana di caffetterie americane che fa riscoprire il piacere del caffè in un ambiente accogliente, confortevole e internazionale che, oltretutto, ha brevettato una miscela esclusiva di caffè che regala un gusto intenso, ideale per accompagnare muffin, donuts, brownies, pancakes, così come le celebri torte made in Usa.