Ad ufficializzare il Vinitaly 2015, il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina.
Il ministro ha garantito che l'agenda dei lavori sul vino continua. “Non abbiamo fatto tutto – sottolinea il titolare del dicastero delle Politiche Agricole – ma, alcune cose importanti sì. Dal decreto sui diritti di impianto, al lavoro sul progetto ‘Campolibero’ con alcune scelte di esemplificazione come la dematerializzazione dei registri vitivinicoli, oppure la diffida prima della sanzione. Penso di poter dire che abbiamo iniziato ad avere un'agenda di impegni concreti che rispondono al tema urgente dell'accompagnamento del settore vitivinicolo italiano verso la semplificazione e, accanto a questo, il lavoro di promozione che è l'altra grande via”.
Martina, poi, ha fatto sapere di aver concluso la riunione al Mise che si occupa della cabina di regia per l'internazionalizzazione: “Il piano presentato quest'anno dal Governo non ha pari dal punto di vista della mole di risorse che mobilita, e per la prima volta c'è un piano integrato di tutte le grandi filiere produttive italiane, dove quella agroalimentare è al centro di questo sistema – ha detto il Ministro -. Vinitaly sarà l'occasione per lanciare nuovi obiettivi, non penso solo ai sei mesi di Expo, ma anche alle azioni di accompagnamento all'internazionalizzazione. Altro obiettivo fondamentale per il 2015 è la realizzazione del Testo Unico per il Vino, un lavoro serissimo svolto tra Governo e Parlamento”.
Il ministro Martina ha concluso il suo intervento con un aneddoto: “ Qualche mattina fa, facendo colazione al bar sotto casa qui a Roma, ho ascoltato il dialogo tra una barista di 20 anni e il suo datore di lavoro. Bene, lei chiedeva per quest'anno due periodi di ferie, uno per il Vinitaly, l'altro per l'Expo. Ho pensato che è questa la forza di simili appuntamenti. Tant'è che, anche perché non mi ha riconosciuto, le ho offerto di pagarle i biglietti”.
Francesca Ciancio