di Michele Pizzillo
Ci si era già “attovagliati” perché l’evento, Vignaioli di Montagna, è di quelli da non perdere, considerati i protagonisti.
E, cioè, l’associazione dei Vignaioli Indipendenti del Trentino, quella dei Vignaioli Indipendenti dell’Alto Adige e il Trento Film Festival che, diciamo, ci avevano “convocati” per il 30 e 31 gennaio negli spazi di Base Milano, centro culturale e creativo attivo in uno dei più vivaci quartieri milanesi del design e della moda. E, invece, arriva (una mini, perché è solo un rinvio) doccia fredda che comunica lo slittamento della manifestazione al 13 e 14 marzo, nello stesso luogo, il medesimo programma e la volontà dei vignaioli delle due Province autonome di Trento e Bolzano di mostrare la loro artigianalità, la sostenibilità e la valorizzazione dei territori e delle produzioni di montagna, insieme al Trento Film Festival – che, quest’anno festeggerà il 70° anniversario -, attraverso il racconto delle “Terre alte”.
L’evento Vignaioli di Montagna è nato nel 2017 dalla collaborazione tra i Consorzi dei Vignaioli e il Trento Film Festival con il supporto della Camera di Commercio delle due città, come punto d’incontro della narrazione enologica e cinematografica sul rapporto fra uomo e montagna. Infatti, il programma della manifestazione prevede, per domenica 13 marzo, un banco di assaggio di 25 vignaioli trentini e 25 vignaioli altoatesini: un sentiero che si snoderà lungo valli alpine, attraverso vini artigianali, di qualità, territoriali e sostenibili. Nella stessa giornata è prevista l’anteprima della prossima edizione del Trento Film Festival, con la proiezione di un film selezionato da Sergio Fant, responsabile della programmazione cinematografica della rassegna e membro del comitato di selezione anche alla Berlinale. Lunedì 14 marzo ci saranno tre masterclass sulla viti-enologia delle “terre alte”, guidate da relatori specializzati e dedicate a operatori, critici e giornalisti di settore, seguendo il filo conduttore dei colori dei vini di montagna, in un percorso studiato per valorizzare la varietà di territori e i vini di altura.
Con l’appuntamento milanese, l’evento è alla seconda uscita oltre i confini regionali, dove esordì nel 2017 nel contesto del Trento Film Festival, nelle sale di Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca provinciale del Trentino. Nel 2020, pochissime settimane prima dello stop alle iniziative conseguente l’esplodere della pandemia, Vignaioli di Montagna esce dai confini regionali e trova ospitalità presso la Cineteca di Bologna. Adesso è il turno di Milano, dove i Vignaioli del Trentino e quelli dell’Alto Adige si presenteranno insieme all’insegna di un rapporto fatto di dialogo e di confronto costante, per raccontare una storia dove la montagna non è solo il fondale di scena, ma una protagonista assoluta, che con i suoi ritmi, i suoi ambienti naturali, i suoi cicli stagionali scandisce la vita di chi, come i Vignaioli, si prende cura e produce in territori di altura, quali il Trentino e l’Alto Adige.
Ma, chi è il Vignaiolo Indipendente? La risposta: colui che non si limita a produrre vino; ma coltiva il territorio ed il paesaggio, e produce cultura territoriale. Coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, e cura personalmente il proprio prodotto; vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta; rinuncia all’acquisto di uva o vino a fini commerciali; concentra la sua attenzione sul lavoro in vigna, nella produzione di uve sane e nel rispetto della biodiversità. I Vignaioli si riconoscono in quattro valori fondamentali: la sintesi del loro modo di coltivare la terra e produrre vino.
- Artigianalità: il Vignaiolo è artigiano di territorio e coltivatore di paesaggio. L’intero ciclo produttivo, dalla vite alla bottiglia, si svolge all’interno delle aziende familiari.
- Territorialità: ogni Vignaiolo coltiva il proprio territorio, e ne racconta l’unicità attraverso i propri vini.
- Qualità: il Vignaiolo produce meno per produrre meglio, seguendo la natura senza forzarla. Uno dei suoi obiettivi è l’eccellenza e la riconoscibilità territoriale.
- Sostenibilità: il territorio è la materia prima del Vignaiolo, ma anche di chi verrà dopo di lui. Per questo egli presta la massima attenzione all’ambiente, riducendo il più possibile l’impiego di prodotti chimici di sintesi.
Poi c’è il Trento Film Festival, fondato nel 1952 ed è il primo e più antico festival internazionale di cinema dedicato ai temi della montagna, dell’avventura e dell’esplorazione. Per questi argomenti il Trento Film Festival è ormai da settant’anni un evento di riferimento in Italia e nel mondo, diventando negli anni un vero laboratorio di visioni e riflessioni sulle terre alte del Pianeta. Ogni anno presenta i migliori documentari, film di fiction e cortometraggi che hanno per scenario montagne e regioni estreme del mondo e raccontano il rapporto complesso tra uomo e natura, promuovendo la conoscenza e la difesa dei territori, approfondendo i legami con popoli e culture, celebrando le grandi e piccole imprese alpinistiche e degli sport di montagna.