di Michele Pizzillo
Mancano circa tre mesi all’appuntamento con TuttoFood (8 – 11 maggio, a Fiera Milano di Rho), ma già si può cominciare a parlare di numeri di grande rilevanza e, quindi, della certezza di farne la più importante piattaforma internazionale del settore dell’agroalimentare.
E questo è un dato positivo affinchè la manifestazione oltre a piattaforma di incontro tra domanda e offerta, sia pure riferimento per l’adozione di buone pratiche di filiera per rendere più incisivo il contrasto allo spreco alimentare. Un obiettivo che si vuole raggiungere con l’edizione 2023 e che è stato evidenziato nel corso di un apposito convegno organizzato da Fiera Milano e TuttoFood con la partecipazione di Banco Alimentare, comune di Milano e Fao, in una location particolare come il Mudec (Museo delle Culture) che in questo periodo ospita la grande mostra “Machu Picchu e gli imperi d’oro del Perù”. A parlare delle buone pratiche di filiera per contenere lo spreco alimentare sono stati Maurizio Martina e Maximo Torero, rispettivamente vicedirettore e chief economist della Fao; Anna Scavuzzo (vicesindaco di Milano), Enrico Bartolini (chef multistellato e Ambasciatore del Gusto), Marco Lucchini (segretario generale Banco Alimentare) e Luca Palermo (amministratore delegato Fiera Milano), con il convegno moderato da Giuseppe De Bellis, direttore di TgSky. Partendo da dati come il 10% delle emissioni di gas serra che arrivano dalla produzione agroalimentare e, quindi, con lo spreco di cibo contribuisce ai cambiamenti climatici. Infatti – documenta la Fao – oggi il 14% della produzione va perso già nella fase di raccolta e distribuzione e il 17% nel consumo, mentre i rifiuti alimentari generano 49 milioni di tonnellate di metano. È su questi numeri che la Fao chiede a tutti gli attori della filiera di impegnarsi per raggiungere gli obiettivi fame zero e spreco zero.
Sarà possibile raggiungere questo traguardo? “Si, se siamo capaci di alzare il livello di attenzione su questi temi e, contestualmente, sensibilizzare le comunità che questo è anche un atto di responsabilità sociale, prima che un risparmio familiare”, ha detto Martina, sostenuto da Torero che ha evidenziato la necessità “di individuare pratiche capaci di rendere più efficiente il sistema agroalimentare in modo da arrivare a sostenere le persone a rischio povertà”. E, Milano, è la città ideale per fare da “cavia” per queste buone pratiche, visto “che organizza la Milan Food Policy con 5 priorità: garantire l’accesso al cibo sano e all’acqua, promuovere la sostenibilità delle produzioni, promuovere l’educazione alimentare, lottare contro gli sprechi alimentari, promuovere la ricerca scientifica”, ha sostenuto la vicesindaco Scavuzzo. E, poi, c’è stato lo chef più stellato d’Italia, Bartolini, che oltre ad evidenziare l’evoluzione della ristorazione milanese, ha pure detto che dobbiamo impegnarci a convincere i nostri clienti a mangiare rispettando i cicli della natura non mangiare “fuori stagione” oltre ad aver consigliato il modo semplice di come non buttare, per esempio, il pesce del giorno precedente. E, infine Luca Palermo che ha ribadito l’impegno di trasformare la manifestazione milanese in fiera di riferimento del settore tant’è vero che il programma della prossima edizione proporrà più di 100 eventi perché “dobbiamo dimostrare che la sostenibilità riparte anche Tuttofood 2023 con la prima edizione in condizioni pre-pandemiche che lascia già presagire numeri di grande rilevanza, come gli oltre 1.000 brand presenti ad oggi, in rappresentanza di 35 Paesi”.
Tra gli eventi si evidenzia in particolare il ritorno di Retail Plaza by Tuttofood, un format unico in cui le grandi insegne della distribuzione italiana e mondiale interagiscono con le aziende e gli altri stakeholder in uno stretto dialogo difficilmente ottenibile in altri contesti. Tra i temi che verranno trattati in chiave anche di sostenibilità spiccano l’innovazione nelle catene di fornitura, le opportunità della trasformazione digitale – come il metaverso – o l’approccio “verde” nel Retail. Ritornerà anche il Better Future Award, il riconoscimento promosso da Tuttofood in collaborazione con le testate Gdoweek e MarkUp che premia l’innovazione sostenibile in campo agroalimentare, comprese le iniziative socio-ambientali etiche. Ad esempio, nel 2021 l’Award è andato, tra gli altri, a un progetto per la coltivazione sostenibile del teff in Etiopia, il cereale tradizionale locale, a un’iniziativa a sostegno dei coltivatori di cacao in Uganda e a un progetto di orti urbani, che riducono lo spreco promuovendo la prossimità al consumatore. In collaborazione con Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, ci sarà la Taste Arena, luogo in cui incontrare i grandi protagonisti della nostra cucina, ma anche l’inizio di un viaggio internazionale che mixa i sapori del mondo con la genuinità italiana alla ricerca di uno stile alimentare più consapevole, responsabile e sostenibile. Evolution Plaza, invece, sarà il palcoscenico dove condividere le più recenti innovazioni delle tecnologie digitali riguardanti e-commerce, food delivery, app, tecnologie di supporto e blockchain. Su questi temi si confronteranno esperti di tecnologia, nuove applicazioni, soluzioni di ultima generazione in campo agroalimentare. La Start Up Area sarà invece una vetrina in cui le realtà più giovani e dinamiche presenteranno i prodotti innovativi, creando e raccontando gli sviluppi della loro gamma in continua evoluzione. È prevista anche la presentazione di implementazioni di prodotti nuovi, oppure significativamente migliorati. Infine, l’Enoteca a cura dell’Unione Italiana Vini, con l’area evento dedicato al buon vino in cui sarà possibile partecipare a degustazioni, convegni e seminari per poter conoscere, riconoscere ed apprezzare al meglio la vite e alla viticoltura con un approccio nuovo improntato al networking, nell’ambito del settore Tuttowine. Sempre nel layout espositivo, la novità di quest’anno sarà il Green Trail: un percorso trasversale identificato da una specifica identità visiva e da una segnaletica dedicata, che aiuterà a scoprire prodotti green, plant based, “km zero”, ma anche salutistici, rich-in e free-from attraverso tutte le aree della manifestazione e negli stand di tutti gli espositori, nell’ottica di favorire il contrasto allo spreco facilitando scelte alimentari più salutari, sostenibili e responsabili. Tra i Paesi più attivi in manifestazione in questi segmenti si segnalano Estonia, Francia, Germania, Irlanda e Paesi Bassi. Senza dimenticare che TuttoFood riproporrà l’iniziativa TuttoGood in collaborazione con Banco Alimentare e altre realtà del Terzo Settore, tra le quali Pane Quotidiano, che negli anni ha permesso di recuperare tonnellate di alimenti utilizzabili al termine delle giornate di manifestazione.