Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La manifestazione

Torna Blue Sea Land, l’expo dei cluster del Mediterraneo: incontri, tasting e cooking show

11 Settembre 2017
blue_sea_land blue_sea_land

Dal 28 settembre all'1 ottobre a Mazara del Vallo. L'occasione per parlare del futuro della pesca ed assaggiare tante prelibatezze a base di tonno, gambero rosso, gli affumicati e le acciughe in barrique

di Francesca Landolina

Giunge alla VI edizione Blue Sea Land, l’Expo dei Cluster produttivi dei Paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente, che si terrà dal 28 settembre all’1 ottobre a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.

L’evento è realizzato dal Distretto della Pesca e Crescita Blu insieme al Centro di Competenza Distrettuale e Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, Distretti Produttivi di Sicilia, in collaborazione con la Regione Siciliana, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ice, e con il patrocinio del Comune di Mazara del Vallo ed in partnership con Rotary International, Banco Alimentare e Tuttofood. Ne parliamo con il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Giovanni Tumbiolo.

Quali sono stati i risultati conseguiti nelle cinque edizioni trascorse?
“Le edizioni trascorse sono state una grande occasione di scambi con i Paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente, non solo economici ma soprattutto umani, perché Blues Sea Land è un laboratorio di diplomazia culturale, religiosa, un esercizio di diplomazia enogastronomica se vogliamo, che passa attraverso la condivisione del cibo, simbolo di incontro, amicizia e dialogo tra i popoli. Grazie all’attività di cooperazione economico-istituzionale svolta negli anni dal Distretto della Pesca e Crescita Blu si è potuta rafforzare l’iniziativa di promozione e sviluppo del modello del cluster, della filosofia produttiva della blue economy e del dialogo interculturale ed interreligioso. Sono partiti progetti transfrontalieri tra Paesi distanti, tra noi e l’Africa. Basti pensare che lo scorso anno sono intervenute 52 delegazioni dal mondo”.

Dove si terrà l’Expo?
“Sono numerose le aziende agro-ittico-alimentari italiane, ed in particolare siciliane, che hanno confermato la loro presenza all’interno del villaggio espositivo che anche quest’anno verrà allestito lungo il dedalo di vicoli del centro storico di Mazara del Vallo, la cosiddetta casbah che da centinaia di anni è simbolo dell’incontro di popoli e culture. Gli espositori potranno far conoscere ai visitatori provenienti da tutte le parti del mondo i prodotti e le pietanze tipiche, far gustare le eccellenze, dai prodotti ittici ai migliori vini e prodotti della terra di Sicilia e non solo.

Il tema di questa edizione?
“Il tema di Blue Sea Land 2017 è: “Green e Blue Economy: i Distretti Produttivi nell’Economia Circolare”. Pertanto troveranno spazio realtà imprenditoriali impegnate nello sviluppo di processi di rigenerazione delle risorse in termini di sostenibilità ambientale e innovazione produttiva e volti alla crescita occupazionale, alla garanzia della sicurezza alimentare e alla lotta contro gli sprechi. Blue Sea Land promuove lo strumento del Cluster, laboratori di eccellenze che rappresentano l’economia reale dei territori, un modello virtuoso di fare sistema. Il vero tema su cui riflettere insieme è l’Africa che oggi non solo è la frontiera di valori umani da tutelare, ma anche una terra piena di contraddizioni, dove convivono bellezza e miseria, prosperità e siccità. E il ruolo della Sicilia in questo tema è fondamentale perché la nostra isola è chiamata ad essere un punto di incontro tra l’Europa e l’Africa. Istituire e avviare laboratori per nuovi condizioni di sviluppo con il metodo del cluster è quello che rappresenta il nostro obiettivo per creare economia solidale. Dalla Sicilia possiamo trasferire il nostro know how, il modello del distretto, come è già accaduto in Tunisia in vari settori, dalla cantieristica alla pesca per finire con la trasformazione alimentare.


(Giovanni Tumbiolo)

Quali sono i punti di debolezza riscontrati fino ad oggi?
“Tanti i punti di debolezze come la mancanza di regole certe. Mi riferisco per esempio al comparto della pesca. Sappiamo che condizioni commerciali differenti dal punto di vista competitivo, della sicurezza alimentare, del lavoro remano contro. Il nostro sforzo però è creare attraverso il dialogo e gli incontri diplomatici regole comuni, facendo sedere intorno ad un tavolo i più importanti attori del Mediterraneo, affinché si applichino i principi dell’economia circolare. Ecco perché Blue Sea Land è un esercizio di diplomazia scientifica. Abbiamo il dovere di farlo per salvaguardare il nostro mare e il futuro delle generazioni che verranno, creando allo stesso tempo virtuosi processi di sviluppo economico grazie ai distretti produttivi. Negli scorsi anni abbiamo anche avviato un progetto per giovani che vengono dal Maghreb per studiare il modello produttivo economico di Mazara del Vallo sulla pesca. E iniziative come queste non possono che innescare modelli virtuosi di sviluppo”.

Cosa dovrà fare la Sicilia e l’Italia per sviluppare quel modello di economia circolare di cui si fa promotore Blue Sea Land?
“Strutturarsi nei Distretti. L’Italia è il Paese dei distretti; sono nel suo dna, nella sua cultura, nati dalla capacità di adattamento tipica delle piccole e medie imprese che da sole non possono volare, ma insieme possono creare sviluppo. Ecco perché è il modello a cui guardare per creare un futuro c anche in Africa e negli altri Paesi del Mediterraneo”.

Cosa riserva di particolare questa edizione rispetto al gusto e alla tradizione gastronomica?
“Nel corso di Blue Sea Land, attraverso cooking-show e relativi workshop verranno preparati ed esaltati, grazie a maestri chef siciliani, alcuni prodotti ittici di eccellenza a dimostrazione della grande capacità di trasformazione acquisita nel tempo da parte delle aziende siciliane (un settore quello della grande trasformazione che negli ultimi anni è fortemente in ascesa e che rappresenta motivo di orgoglio dell’agroalimentare siciliano). Momenti specifici saranno dedicati a quattro eccellenze ittiche: il tonno siciliano, gli affumicati, il noto gambero rosso, bianco e viola e le prelibate “acciughe in barrique” (quest’ultimo rappresenta un esempio concreto di blue economy implementata dal Distretto della Pesca e Crescita Blu). Nel corso della scorsa manifestazione era stato realizzato il Guinness dei Primati per la “cubbaita” (dolce tipico mediterraneo) più lunga del mondo: 789,30 metri. Nell’edizione 2017 sarà realizzato invece il primato della cassata siciliana più grande del mondo. E poi in parallelo all’Expo si terranno delle sessioni di incontri B2B e C2C con i buyer provenienti dagli oltre 50 Paesi partecipanti alla manifestazione. I visitatori inoltre potranno partecipare a incontri scientifici, dibattiti promossi da Enti, Istituzioni ed Organizzazioni, grandi eventi e spettacoli interculturali”.

Ricordiamo i numeri della precedente edizione di Blue Sea Land: oltre 100.000 visitatori, 1.500 incontri B2B, 350 imprese, oltre 50 delegazioni internazionali. Per tutto ciò Blue Sea Land ha ricevuto il prestigioso riconoscimento, la Targa del Presidente della Repubblica Italiana.